In Francia le sigarette costeranno molto care. Si tratta di una misura anti-fumo voluta dal Governo per contrastare sempre di più il fenomeno.
Tempi duri per i fumatori di (quasi) tutto il mondo. Sempre più Stati stanno, infatti, intervenendo con l’obiettivo di ridurre il numero di fumatori. Come? Attraverso l’introduzione di misure sempre più restrittive, divieti di fumo in numerose aree e, soprattutto, attraverso l’aumento dei prezzi dei singoli pacchetti. Proprio quest’ultima misura, stando a quanto riferito dall’Organizzazione mondiale della Sanità, sembra essere la più efficace. Come sempre, mettere la mano al portafogli porta ai risultati sperati. L’ultimo Stato in ordine di tempo a far parlare per la sua stretta anti-fumo è la Francia. Il Governo transalpino ha presentato le misure che intende attuare sul tema e sono parecchio stringenti.
Francia, sigarette sempre più care
A presentare il quadro della situazione è stato il ministro della Salute francese, Aurélien Rousseau. Rousseau ha spiegato quali saranno i nuovi divieti che la Francia vuole introdurre: divieto di fumo in tutte le spiagge, nei giardini pubblici e nei boschi, oltre ai dintorni di luoghi pubblici, come le scuole. Un’ennesima stretta di un percorso già intrapreso negli anni passati. “Il divieto di fumo sarà ormai la norma. Gli spazi vietati al fumo, che sono già oltre 7.200 in oltre 73 dipartimenti, sono il risultato di un movimento impresso localmente dai comuni. Oggi invertiamo la responsabilità e fissiamo il principio che diventa la regola“, ha sottolineato il ministro.
La stretta anti-fumo, però, non si ferma qui. Come dicevamo e come ha ribadito anche il Governo francese, la mossa migliore per far smettere di fumare è quella di aumentare il costo delle sigaretta. Così farà la Francia, con i pacchetti che saliranno a 12 euro nel 2025 e a 13 euro nel 2026. Ma non è tutto perché il governo francese vuole vietare anche le sigarette elettroniche usa e getta monouso che sono particolarmente in voga tra i giovani. L’intento, ha dichiarato il ministro, è quello di porre le basi per “la prima generazione senza tabacco entro il 2032“, proprio come aveva promesso il presidente Emmanuel Macron.
Anche nel Regno Unito fumare diventa difficile
Come detto, le mosse del Governo francese non sono di certo le uniche che vanno nella direzione di un mondo senza fumo. Nei mesi scorsi avevano fatto parecchio discutere le proposte arrivate dal Governo britannico. Rishi Sunak, primo ministro, si sarebbe infatti posto come obiettivo quello di vietare la vendita di sigarette a tutti i nati dopo il 2009. Una mossa fortemente restrittiva, che richiederebbe anche importanti modifiche nell’ambito della vendita dei pacchetti. Una mossa che renderebbe, peraltro, la Gran Bretagna il Paese più restrittivo d’Europa in questo senso. Non del mondo, però, perché le misure britanniche ricalcano quanto visto in Nuova Zelanda, dove il Governo ha imposto il divieto di vendita di prodotti contenenti tabacco a tutti i ragazzi nati dopo il 2008, con l’obiettivo di azzerare entro il 2025 la percentuale di adulti fumatori. Un obiettivo concreto, considerata la già bassa percentuale di tabagisti in Nuova Zelanda: soltanto il 13% della popolazione.