In Italia si spende meno online rispetto al resto dell’Europa

Solo il 51% degli italiani dichiara di aver fatto acquisti online negli ultimi 12 mesi, collocando il nostro Paese al 26° posto su 31 Stati analizzati da Eurostat

Secondo una recente indagine di Eurostat, l’Italia si posiziona tra i Paesi europei meno inclini agli acquisti online. Solo il 51% degli italiani intervistati dichiara di aver fatto acquisti online negli ultimi 12 mesi, collocando il nostro Paese al 26° posto su 31 Stati analizzati. Questo dato evidenzia un significativo divario rispetto ai Paesi del Nord Europa, dove l’e-commerce è parte integrante delle abitudini di consumo grazie a una maggiore alfabetizzazione digitale e infrastrutture tecnologiche più avanzate.

Gli italiani online

Quando si tratta di acquisti online, i prodotti più richiesti variano in base all’età. I giovani fino a 34 anni preferiscono abbigliamento e food delivery, mentre le fasce più adulte si orientano verso mobili, attrezzi per il giardinaggio e articoli per la casa. Tuttavia, tra i dati relativi alle transazioni digitali emerge anche una curiosità: gli italiani amano dedicarsi ai giochi online, con particolare attenzione a piattaforme come i casinò online.

Quest’ultimi rappresentano un settore in crescita tra i consumatori digitali italiani. Complice l’offerta sempre più variegata e i vantaggi proposti dalle piattaforme, infatti, molti scelgono di dedicarsi a passatempi su portali online come NetBet o siti simili per divertirsi e provare uno svago diverso dal solito. Questo interesse contribuisce a trainare il mercato dell’intrattenimento digitale, colmando in parte il gap con il resto d’Europa.

Il divario regionale e il ruolo della tecnologia

Un’ulteriore analisi evidenzia un chiaro divario regionale. Nel Nord Italia, l’e-commerce trova terreno fertile grazie alla presenza capillare di reti internet veloci, come la fibra ottica, e a una cultura digitale più sviluppata. Nel Centro e nel Sud, invece, la diffidenza verso la tecnologia e la scarsa presenza di centri logistici limitano la diffusione degli acquisti online.

Un uomo usa il pc mentre tiene una carta di credito in mano
Un uomo usa il pc mentre tiene una carta di credito in mano | rupixen @Pixabay – Informagiovanirieti.it

Alla base di questa arretratezza c’è un problema culturale più ampio: gli italiani, in generale, utilizzano meno Internet rispetto agli altri europei. Solo l’88% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato Internet nei 12 mesi precedenti l’indagine, ponendo l’Italia al 24° posto in Europa. Questo riflette un gap tecnologico che non si limita solo agli acquisti online, ma si estende all’intero rapporto del Paese con il digitale.

Un potenziale ancora da esprimere

Nonostante il ritardo dell’Italia nell’adozione dell’e-commerce, ci sono segnali positivi di crescita che lasciano intravedere un futuro più promettente. In particolare, settori come l’intrattenimento digitale stanno dimostrando una capacità unica di attrarre un pubblico sempre più ampio, grazie alla combinazione di innovazione tecnologica e offerte dedicate, come i bonus dei casinò. Questo interesse rappresenta non solo una tendenza di intrattenimento, ma anche un’opportunità per stimolare l’economia digitale del Paese.

Tuttavia, per colmare il divario con il resto d’Europa, sarà cruciale un investimento strategico in alfabetizzazione digitale, volto a rendere gli italiani più consapevoli e sicuri nell’uso delle tecnologie online. Parallelamente, è necessario potenziare le infrastrutture tecnologiche, come le reti internet veloci, soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud Italia, dove le limitazioni strutturali e culturali frenano l’espansione del commercio elettronico.

Solo attraverso un approccio integrato che combini educazione, infrastrutture e promozione di settori trainanti l’Italia potrà ridurre significativamente il gap e competere a livello europeo. Questo permetterà al Paese non solo di modernizzare le abitudini di consumo, ma anche di cogliere appieno le numerose opportunità economiche offerte dal commercio elettronico, favorendo una crescita inclusiva e sostenibile.

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