5 profili dedicati a economia e finanza da seguire subito sui social

Volete iniziare a informarvi un po’ di più sull’economia e sulla finanza? Ecco alcuni influencer che dovete assolutamente iniziare a seguire

Quando si parla di influencer, spesso si pensa subito a quelli del mondo della moda, del cibo o dello sport. Di certo, infatti, la finanza non è tra i primi argomenti che vengono in mente. Tuttavia, per gli appassionati del settore è noto che anche in ambito finanziario è possibile trarre ispirazione da “star dei social” esperte in investimenti. Ogni piattaforma, da YouTube a Instagram, fino a Facebook, dà spazio a diverse di queste figure. Tuttavia, in questo campo più che in altri, è fondamentale saper distinguere le fonti affidabili da quelle di cui è meglio diffidare. Ma quali sono i migliori influencer di economia e finanza che si trovano sul web? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Quali influencer deve seguire chi vuole entrare nel mondo della finanza?

L’educazione finanziaria è diventata una vera e propria tendenza. Da qualche anno, infatti, il web e i social network hanno iniziato a mostrare un grande interesse per la crescita personale: coach, psicologi, consulenti e altri esperti offrono strumenti per migliorare il benessere e le performance in vari aspetti della vita. Tra questi, non manca il miglioramento nella gestione delle proprie finanze. Imparare a risparmiare, investire e interagire efficacemente con la propria banca può semplificare molte attività, come la richiesta di un mutuo o la gestione delle spese domestiche. La buona notizia è che non serve essere esperti di economia per apprendere le basi e iniziare a gestire meglio il proprio denaro. I social media stanno infatti giocando un ruolo chiave nell’alfabetizzazione economica, grazie al contributo di creator e influencer specializzati in questo ambito. Ecco alcuni dei profili più interessanti da seguire.

Influencer di finanza
Influencer di finanza | Pixabay @izusek – Informagiovanirieti

Pecuniami

Laureata in diritto internazionale, Aminata Gabriella Fall ha lavorato per 21 anni come bancaria e ora opera come consulente finanziaria. Nota sui social come Pecuniami, ha raccolto quasi 50.000 follower su Instagram. Il suo progetto di divulgazione sui social è nato alla fine del 2019, dopo aver osservato un significativo divario generazionale e di genere nell’accesso alle informazioni economiche. Il suo scopo è aumentare la consapevolezza su temi spesso considerati “difficili” e rendere più facile l’accesso al credito. Ha partecipato a diversi programmi su Radio 2, Radio24 e Rainews 24.

Leonardo Pinna

Leonardo Pinna, con più di 90.000 iscritti al suo canale YouTube, affronta una vasta gamma di argomenti, ma spesso si concentra su temi legati alla finanza personale e agli investimenti, presentati dal punto di vista di un giovane non professionista. Questo approccio rappresenta un ottimo metodo per avvicinare i ragazzi al mondo del risparmio.

Ginevra Zucconi

Ginevra Zucconi, consulente finanziaria nota su Instagram con il nome lafinanzadonna, conta quasi 30.000 follower. Il suo profilo social ruota attorno al motto “Chi ha detto che la finanza è una questione da uomini?” L’idea nasce dalla volontà di divulgare informazioni utili su temi finanziari che, in particolare tra le donne, sono ancora poco conosciuti in Italia. Troppo spesso, infatti, la gestione del denaro, anche a livello familiare, è affidata agli uomini.

Federica Mutti

Il canale YouTube di Federica Mutti ha superato i 47.000 iscritti, mentre il suo profilo Instagram vanta più di 24.000 follower. Nata nel 1995, Federica produce contenuti che spaziano tra lavoro, economia ed empowerment giovanile, concentrandosi in particolare sulla crescita personale e finanziaria.

Davide Berti

Su Instagram, dove è conosciuto come the_financia_advisor e seguito da più di 78.000 persone, è un consulente finanziario con una forte passione per gli investimenti. Attraverso la sua presenza online, mira a diffondere una maggiore consapevolezza finanziaria, credendo fermamente che chiunque possa sviluppare quella cultura economica che rimane ancora poco diffusa in Italia.

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