Settembre sarà un mese ricco di… bonus! Ecco tutti quelli che verranno erogati il prossimo mese e tutto ciò che c’è da sapere a proposito
Agosto 2024 è ormai giunto agli ultimi giorni e molte famiglie, donne, giovani, disoccupati e molte altre categorie sono pronte a ricevere alcuni utilissimi bonus economici istituiti dallo stato. Il mese prossimo, infatti, verranno erogati diversi aiuti economici di cui potranno giovare alcune categorie di persone in difficoltà. Vediamo di quali bonus stiamo parlando, tutte le loro caratteristiche e quali sono i requisiti che bisogna avere per poterne usufruire.
Come abbiamo appena visto, a partire da settembre 2024 saranno disponibili vari bonus e incentivi a sostegno di famiglie, giovani disoccupati e donne in situazioni di svantaggio. Esaminiamo nel dettaglio le principali agevolazioni, i potenziali beneficiari, le modalità per accedervi e i requisiti necessari per poterle ottenere.
Tra i ritorni più attesi c’è sicuramente quello della social card “Dedicata a te” a partire da settembre 2024, offrendo un contributo annuo di 500 euro alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro. Questo bonus è destinato a facilitare l’acquisto di beni alimentari essenziali, carburante e abbonamenti per i trasporti pubblici locali. La carta sarà distribuita da Poste Italiane S.p.A. sotto forma di una carta di pagamento elettronica, prepagata o ricaricabile. Non sarà necessario fare richiesta per ottenere il bonus, poiché i beneficiari saranno selezionati automaticamente in base ai dati Isee già disponibili. Questa scelta semplifica le procedure burocratiche e garantisce una distribuzione più veloce dei fondi.
Rispetto alle versioni precedenti, ci sono alcune novità significative. L’importo del bonus è stato aumentato a 500 euro e l’elenco dei beni acquistabili è stato ampliato. Oltre agli alimenti già previsti, come carne, pesce, latte e derivati, pasta e pane, con la nuova card sarà possibile acquistare anche:
Resta, invece, vietato utilizzare il bonus per acquistare tabacco, alcolici e bevande zuccherate. L’INPS stima che circa 1,33 milioni di famiglie potranno beneficiare di questa misura, con un’attenzione particolare rivolta alle famiglie numerose e con Isee più basso.
Un’altra misura significativa e attesa, introdotta dal decreto Coesione, riguarda le agevolazioni contributive per le imprese che assumono giovani disoccupati con meno di 35 anni a tempo indeterminato. Questa iniziativa, che entrerà in vigore il primo settembre 2024, offre un’importante opportunità sia per i giovani in cerca di lavoro sia per le aziende.
L’incentivo prevede l’esonero totale dai contributi previdenziali per due anni, con un massimo di 500 euro al mese per ogni nuovo dipendente assunto. Questo sgravo sarà valido per le assunzioni effettuate tra il primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Per beneficiare di questa agevolazione, i datori di lavoro devono assumere giovani disoccupati che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato e che abbiano meno di 35 anni. L’incentivo è applicabile solo ai contratti a tempo indeterminato, escludendo quindi contratti di apprendistato e lavoro domestico, come quelli di colf, baby-sitter e badanti.
Questa misura è pensata per stimolare l’occupazione giovanile in un contesto economico complesso, facilitando l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. I primi effetti saranno visibili entro la fine dell’anno, e il governo potrebbe decidere di estendere il bonus in base ai risultati ottenuti.
Particolarmente significativo per il Sud Italia è l’istituzione di otto regioni come Zone Economiche Speciali (ZES) nell’ambito del decreto Coesione. Queste aree, riconosciute come economicamente svantaggiate, beneficeranno di incentivi potenziati per le assunzioni, con l’intento di promuovere lo sviluppo economico e diminuire la disoccupazione.
Nelle regioni ZES, l’esenzione dai contributi per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani sotto i 35 anni o di disoccupati di lungo periodo può raggiungere fino a 650 euro al mese per due anni. Questo incentivo è rivolto ai datori di lavoro con aziende che contano fino a 10 dipendenti.
Per usufruire del bonus ZES:
Questa misura fa parte di una strategia più ampia del governo Meloni, mirata a rivitalizzare l’economia del Mezzogiorno e a sostenere le piccole e medie imprese che investono nella regione.
Il governo italiano ha lanciato un incentivo specifico per promuovere l’occupazione giovanile nei settori della transizione digitale ed ecologica, fondamentali per il futuro del Paese. Questo bonus, introdotto con il decreto Coesione, offre uno sgravio totale dai contributi previdenziali per le imprese che operano in ambiti strategici e assumono giovani sotto i 35 anni.
L’esenzione dai contributi, che può arrivare fino a 800 euro al mese, è valida per un massimo di tre anni. Avviata a luglio, la misura sarà disponibile fino al 2028, permettendo alle imprese di investire in nuove tecnologie e sostenibilità con un ampio margine temporale.
Questo bonus è una componente chiave del PNRR e rappresenta una significativa opportunità per i giovani che desiderano entrare in settori in crescita come la digitalizzazione e le energie rinnovabili. Inoltre, supporta le aziende italiane nel processo di innovazione, migliorando la competitività nazionale a livello globale.
Infine, il decreto Coesione prevede un incentivo mirato all’assunzione di donne in condizioni di svantaggio sociale, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione femminile, specialmente per le donne che risultano essere disoccupate da almeno 24 mesi.
Questo bonus offre uno sgravio contributivo di 650 euro al mese per due anni, valido per le assunzioni a partire dal primo settembre 2024. Non ci sono limiti di età per le beneficiarie, ma sono previsti requisiti specifici relativi alla durata della disoccupazione e alla residenza nelle zone Zes.
Ma quali sono i requisiti richiesti per poter accedere a questo bonus? Le donne residenti nelle aree Zes, per poter accedere al bonus, devono essere disoccupate da almeno sei mesi. Per quelle che vivono in altre regioni italiane, è richiesto un periodo di disoccupazione di 24 mesi. Anche in questo caso, i contratti di apprendistato e il lavoro domestico sono esclusi dall’incentivo.
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