Quali sono i Paesi dell’Unione Europea con una maggiore quota di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale? Ecco quali sono
La classifica aggiornata allo scorso anno permette di confrontare i 27 membri dell’Unione Europea in base alla percentuale di popolazione maggiormente esposta al rischio di povertà o esclusione sociale. Ma in quale posizione si trova l’Italia in questo elenco?
Per rispondere a questa domanda e offrire una panoramica della situazione in Europa, è fondamentale prima chiarire come sono stati calcolati i dati che hanno portato alla redazione della classifica.
L’Eurostat, l’ente che ha condotto l’analisi, ha preso in considerazione tre parametri che, combinati, quantificano il rischio di povertà o esclusione sociale. Questi parametri includono: il numero di persone con un reddito disponibile inferiore alla soglia di rischio di povertà; il numero di persone che sperimentano grave deprivazione materiale e sociale (ovvero, non possono permettersi almeno 7 dei 13 beni considerati essenziali per una vita dignitosa); e il numero di persone sotto i 65 anni che vivono in famiglie con un’intensità lavorativa molto bassa.
Dalla combinazione di questi parametri è stata stilata la classifica dei paesi dell’UE con il maggior numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale. Vediamo quali sono e in che posizione si trova l’Italia.
Secondo i dati Eurostat del 2023, 94,6 milioni di persone nell’UE (poco più del 21% della popolazione totale dell’Unione) sono state a rischio di povertà o esclusione sociale.
L’analisi ha rivelato che questa cifra è rimasta relativamente stabile rispetto all’anno precedente (95,3 milioni nel 2022, pari al 22% della popolazione), senza segnali di miglioramento significativi.
In particolare, i 10 paesi dell’UE con la percentuale più alta di persone a rischio di povertà o esclusione sociale (percentuale approssimata sul totale della popolazione) sono:
L’Italia si posiziona al di sopra della media europea, con 13 milioni 392 mila persone a rischio di povertà o esclusione sociale. Tuttavia, questo dato è in calo rispetto all’anno precedente.
È importante notare che le percentuali più basse di persone a rischio di povertà o esclusione sociale sono state registrate nella Repubblica Ceca (12%), in Slovenia (13,7%) e in Finlandia (15,8%). Ecco il grafico completo fornito da Eurostat:
Il rapporto Eurostat ha inoltre evidenziato che il rischio di povertà o esclusione sociale era significativamente più elevato per le donne (rispetto agli uomini), per i giovani adulti (rispetto alle persone di mezza età o agli anziani), per chi ha un basso livello di istruzione (rispetto a chi possiede un’istruzione media o superiore) e, in particolare, per i disoccupati in tutti i paesi dell’UE.
La condizione lavorativa, come previsto, ha avuto un impatto significativo nel determinare il rischio di povertà o esclusione sociale. “Nel 2023, mentre il rischio di povertà o esclusione sociale nell’UE era dell’11,3% per gli occupati e del 18,7% per i pensionati, saliva a quasi due terzi (66,3%) per i disoccupati e si attestava al 43,2% per le altre persone inattive, cioè coloro che, per motivi diversi dal pensionamento, non lavoravano o erano disoccupati,” si legge nel rapporto.
Infine, è importante sottolineare che anche bambini e adolescenti – di età inferiore ai 18 anni – hanno contribuito in modo significativo alla quota di persone a rischio di povertà o esclusione sociale, con un totale del 24,8% nell’UE.
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