Lasciare troppa liquidità su un unico conto corrente è una buona idea? Scopriamolo insieme e vediamo le soluzioni più adatte
Depositare troppi soldi sul conto corrente non è spesso la scelta migliore. Quanto bisogna tenere allora sul conto? E con quali strumenti finanziari assicurare i propri risparmi? Ma come si compone la ricchezza finanziaria degli italiani?
I dati della Banca d’Italia permettono di delineare un quadro piuttosto chiaro: il primo rilievo riguarda una rinnovata propensione al risparmio in liquidità, causa appunto l’inflazione, la crisi economica, conseguenza della pandemia, e la crisi energetica, conseguenza dell’incertezza internazionale.
Avere tanti soldi sullo stesso conto corrente è davvero una buona idea?
Si aggiunga che tra tutti i Paesi Ocse solo l’Italia ha visto una diminuzione della retribuzione lorda pari al 2,9%. L’ammontare complessivo di risparmi depositati sui conti correnti è di 1.262 miliardi di euro e 207 milioni. Questa la situazione fotografata dalla Banca d’Italia nel corso dell’estate 2022:
- il 77,1% dei conti correnti vede depositati meno di 12.500 euro;
- il 15,3% dei conti correnti ha depositi compresi tra i 12.500 e i 50.000 euro;
- il 6,9% dei conti correnti oscilla tra i 50.000 e i 250.000 euro;
- lo 0,4% ha depositi tra i 250.000 e i 500.000 euro;
- lo 0,2% è relativo a depositi superiori al mezzo milione di euro.
La somma media depositata sui conti correnti è di 14.981 euro, ma mantenere i soldi in questo modo presenta un rischio implicito, se non una perdita economica concreta, per diversi motivi:
- Costi di mantenimento del conto corrente: rappresentano una perdita inutile, seppur minima.
- Tassi di interesse: i conti correnti offrono tassi praticamente nulli. Per ottenere un interesse, seppur basso, è preferibile vincolare i risparmi in conti deposito.
- Inflazione: riduce annualmente il potere d’acquisto del denaro, agendo come una tassa sui risparmi depositati.
Tenendo conto di questi rischi, è essenziale considerare alternative per proteggere e far crescere i risparmi in modo più redditizio. Alcuni strumenti finanziari da valutare sono:
- Conti deposito: Offrono tassi di interesse più alti rispetto ai conti correnti e permettono di vincolare i risparmi per un certo periodo. Questo consente di ottenere un rendimento leggermente superiore, anche se attualmente i tassi sono generalmente bassi.
- Investimenti finanziari: Azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento o ETF possono offrire opportunità di crescita a lungo termine. È fondamentale valutare attentamente i rischi associati a ciascun tipo di investimento e farsi assistere da consulenti finanziari.
- Fondi pensione: Contribuire a un fondo pensione è un modo efficace per pianificare il futuro e accumulare risparmi. Offrono vantaggi fiscali e sono gestiti da professionisti che investono i soldi per conto dei partecipanti.
- Titoli di Stato: Buoni del Tesoro e altri titoli di Stato sono considerati investimenti sicuri e possono offrire un rendimento superiore ai conti correnti. Tuttavia, bisogna considerare il periodo di blocco dei fondi e i potenziali rischi legati ai paesi emittenti.
- Strumenti finanziari diversificati: Diversificare gli investimenti aiuta a ridurre il rischio complessivo del portafoglio. Combinare azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e conti deposito può bilanciare i rischi e offrire opportunità di crescita.
In conclusione, mantenere una quantità adeguata di liquidità sul conto corrente per spese immediate e imprevisti è importante.
Tuttavia, lasciare una somma eccessiva potrebbe comportare perdite in termini di interessi e potere d’acquisto. Considerare alternative di investimento e consultare un consulente finanziario può aiutare a prendere decisioni più informate sulla gestione dei risparmi.