Risparmiare sulle spese per far fronte al caro bolletta è diventato fondamentale, sopratutto in estate quando l’uso dei condizionatori è frequente
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha diffuso una guida per ottimizzare l’uso dei condizionatori e ridurre i costi.
Questa guida include 14 consigli pratici che coprono vari aspetti, dalla manutenzione alla scelta della classe energetica, passando per gli incentivi disponibili e l’integrazione con pompe di calore e impianti fotovoltaici. Vediamoli insieme!
I condizionatori sono molto presenti nelle case italiane. Enea, citando dati Istat, rileva che il 48,8% delle famiglie ha un sistema di climatizzazione estiva. Questa percentuale aumenta al 51,2% nel Mezzogiorno (49,1% al Nord e 44,2% al Centro). Il Veneto ha la maggiore diffusione regionale con il 70%, mentre la Valle d’Aosta è all’ultimo posto con il 4,7%.
Nelle piccole città non di montagna (fino a 50mila abitanti), il 31% delle famiglie usa il condizionatore quasi ogni giorno. L’uso aumenta con il numero di membri della famiglia.
La maggior parte dei sistemi installati sono mono-split a pompa di calore (56%), utilizzabili sia per raffreddare che per riscaldare. Il 24% delle famiglie ha condizionatori di vecchia generazione che forniscono solo aria fredda, mentre il 20% utilizza impianti centralizzati o autonomi per l’intera abitazione.
“Non tutti i sistemi di raffreddamento sono uguali: i climatizzatori a pompa di calore ad alta efficienza, grazie ai loro rendimenti elevati, consumano meno energia rispetto ai vecchi modelli, riducendo le bollette e le emissioni di CO2”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.
“Un altro vantaggio è poter usare lo stesso impianto per riscaldare e raffreddare. Se combinati con impianti fotovoltaici, sono ideali per edifici a zero emissioni richiesti dalla nuova Direttiva Ue Epbd e per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo,” aggiunge Calabrese.
I tecnici di Enea suggeriscono 14 consigli per usare al meglio le pompe di calore in estate, massimizzando i risparmi energetici e i benefici ambientali.
Come ogni altro elettrodomestico, anche il climatizzatore necessita di pulizia e manutenzione per funzionare correttamente. È inoltre fondamentale verificare la tenuta del circuito del gas: “Se il climatizzatore non viene mantenuto adeguatamente, funziona sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia rispetto ai parametri di fabbrica”, spiega la guida.
Oltre all’aspetto energetico, è cruciale notare che filtri e ventole possono ospitare muffe e batteri pericolosi, come la legionella, che può essere letale.
Indipendentemente dalla tecnologia, per ridurre consumi ed emissioni di CO2 è meglio optare per modelli con una classe energetica superiore alla A. Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta include 1.400 ore in modalità riscaldamento e 350 ore in modalità raffrescamento, compreso il consumo in standby. Un modello A+++ può consumare fino al 40% in meno rispetto a uno in classe B.
I climatizzatori con sistema di controllo inverter regolano costantemente la velocità del compressore, garantendo prestazioni ottimali e adattando la potenza frigorifera e termica alle necessità. Questi modelli, sebbene più costosi rispetto ai modelli on-off, offrono minore consumo energetico, ridotta rumorosità e maggiore comfort.
Attenzione agli incentivi: fino al 31 dicembre 2024, il bonus condizionatore permette una detrazione fiscale del 50% o 65%, a seconda dell’intervento e del tipo di apparecchio acquistato.
Durante l’installazione, posizionare il climatizzatore nella parte alta della parete è importante: l’aria fredda scende e si mescola più facilmente con l’aria calda che sale.
È comune lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa, permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi, ma così facendo quando si attiva il climatizzatore al rientro, questo deve affrontare un elevato fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti.
Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre l’apporto solare all’interno dell’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.
La normativa stabilisce che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi.
Tuttavia, spesso bastano due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna per raggiungere un comfort adeguato. In molti casi, per evitare la sensazione di caldo opprimente, è sufficiente attivare la funzione “deumidificazione”, poiché l’umidità fa percepire una temperatura più alta di quella reale.
Per Enea installare un climatizzatore più potente in corridoio nella speranza che raffreschi l’intera abitazione è inutile; l’unico risultato sarà quello di prendere un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio, poiché sarà l’unico ambiente raffrescato.
Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso di aria calda nella stanza costringe l’apparecchio a lavorare di più per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli desiderati, aumentando il consumo energetico. È consigliabile, invece, aprire le finestre nelle ore più fresche della notte se il climatizzatore non è in funzione.
Per evitare dispersioni inutili, è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. Inoltre, è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
Imposta il termostato a una temperatura confortevole e utilizza i programmi di raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non sei in casa o di notte.
Queste funzioni permettono di ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione solo per il periodo di tempo realmente necessario.
La funzione “notte” o “sleep” dei condizionatori regola la temperatura ambiente durante le ore notturne in base alla variazione della temperatura corporea.
Nelle ore più calde, limita l’utilizzo di apparecchiature come computer, televisori, elettrodomestici e luci che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione.
Il massimo beneficio si ottiene combinando la pompa di calore con un sistema fotovoltaico, che può fornire l’energia elettrica necessaria per il funzionamento dell’impianto. È fondamentale sincronizzare l’uso del climatizzatore con la produzione del fotovoltaico, che raggiunge il picco durante le ore centrali della giornata.
Consultare un tecnico per una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo per valutare l’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione.
La diagnosi suggerirà gli interventi necessari, valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre a ridurre i costi di climatizzazione estiva fino al 40%, questi interventi sono ancora più vantaggiosi se si sfruttano le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
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