Case green: ecco entro che date saremo costretti a ristrutturare le case per essere in linea con quanto stabilito dalla direttiva
La direttiva “case green” è entrata in vigore ufficialmente il 28 maggio 2024: gli italiani che possiedono un immobile sono particolarmente interessati a sapere entro quale anno dovranno ristrutturare per rendere la loro casa “a norma”.
L’obiettivo è ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas, con l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro una data specifica. Per le nuove costruzioni, sarà necessario essere a emissioni zero fin da subito, mentre per gli edifici esistenti il miglioramento energetico sarà attuato gradualmente.
Ogni Stato membro dell’UE deve redigere un Piano nazionale di ristrutturazione, che includa una tabella di marcia per le riqualificazioni. Questo piano deve essere pronto entro il 31 dicembre 2026, quindi non sappiamo ancora quali saranno le scadenze fissate dall’Italia per i proprietari di immobili.
Ecco qui di seguito il calendario delle scadenze previsto dalla direttiva case green, per capire quando e se saremo obbligati a ristrutturare le nostre abitazioni.
Case Green, ecco quando bisognerà ristrutturare la propria abitazione
La prima scadenza rilevante per le case green è il 1° gennaio 2025, quando cesseranno tutte le agevolazioni per l’acquisto e l’installazione di caldaie a combustibili fossili (non ibride). La successiva è il 31 dicembre 2026, entro la quale l’Italia dovrà presentare un Piano Nazionale di ristrutturazione degli edifici.
Dal 31 dicembre 2026 sarà inoltre obbligatorio installare impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali con una superficie superiore a 250 mq, mentre a partire dal 1° gennaio 2027, sarà necessario installare almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 10 posti auto per gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto.
- installare impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali con superficie superiore a 2000m;
- installare impianti solari su edifici non residenziali esistenti con superficie superiore 500m in caso di ristrutturazione importante.
Dal 1° gennaio 2028 è necessario provvedere al raggiungimento di emissioni zero per tutti gli edifici nuovi di proprietà della pubblica amministrazione.
Dal 31 dicembre 2028, invece, l’obbligo prevede:
- installazione di impianti solari su edifici pubblici con superficie superiore a 750m;
- installazione di impianti solari su nuovi edifici residenziali.
Dal 31 dicembre 2029 sarà richiesta:
- installazione di impianti solari su edifici pubblici con superficie superiore a250m;
- installazione di impianti solari su nuovi parcheggi coperti adiacenti agli edifici
Dal 1° gennaio 2030 bisognerà raggiungere le emissioni zero per tutti gli edifici nuovi e dal 31 dicembre 2030 è richiesta una riduzione di almeno il 16% sul consumo medio di energia primaria per tutti gli edifici residenziali.
Le scadenze proseguono anche dopo il 2030, richiedendo anche un impegno maggiore: dal 31 dicembre 2033 almeno il 26% degli edifici non residenziali che ricadono nelle classi energetiche peggiori dovranno risultare ristrutturati.
A partire dal 31 dicembre 2035, invece, è richiesta una riduzione di almeno il 20/22% del consumo medio di energia primaria per tutti gli edifici residenziali.
Dal 31 dicembre 2040, invece, si dirà definitivamente addio alle caldaie a combustibile fossile perché proprio entro questa data dovranno essere completamente eliminate.
Infine, dal 1° gennaio 2050 la direttiva casa green dovrebbe essere stata completata con l’intero parco immobiliare di ogni Paese decarbonizzato e ad alta efficienza energetica.