Dalla responsabilità civile fino alle ipotesi di reato, ecco cosa succede quando il proprio cane morde una persona oppure un animale
I cani domestici a volte riempiono le pagine di cronaca per via di alcuni episodi violenti di cui sono responsabili, causando danni a persone o altri animali. Le ragioni di tali comportamenti sono molteplici e vengono analizzate con attenzione da medici veterinari e specialisti in comportamento animale. È importante notare che un cane che morde una persona o un altro animale non può comprendere né prevedere le conseguenze delle sue azioni, a differenza di un essere umano capace di intendere e di volere. Di conseguenza, dal punto di vista giuridico, l’animale non affronta rischi o conseguenze, indipendentemente dalla gravità dei risultati del suo attacco. Questo, però, non toglie la responsabilità al padrone dell’animale. Ecco cosa rischiano queste persone.
Tutto ciò che c’è da sapere se il proprio cane aggredisce una persona o un cane
L’aggressione di un cane può risolversi rapidamente senza causare gravi lesioni o, in casi estremi, provocare la morte, come spesso riportato dalle notizie, anche e soprattutto in questi ultimi giorni. Tuttavia, rimane il fatto che il cane, essendo un animale, non possiede personalità giuridica. In altre parole, un cane non può commettere un reato né essere sanzionato, poiché non ha la capacità di comprendere o rispettare le leggi. Il comportamento di un cane, come quello di qualsiasi altro animale, non è basato sulla razionalità umana, quindi è responsabilità degli esseri umani garantire una convivenza sicura per tutti.
Nonostante ciò, un attacco da parte di un cane può comportare danni, anche economicamente rilevanti, e può avere implicazioni penali. Di solito, è il proprietario che ha l’obbligo legale di vigilare sull’animale e sul suo comportamento. Questo obbligo si estende anche a chiunque abbia temporaneamente la custodia del cane, indipendentemente dal motivo. La mancanza di attenzione può avere, quindi, conseguenze significative. Ecco cosa si rischia.
I rischi che si corrono se il proprio cane arreca danno a una persona
Quando un cane morde una persona, il proprietario è sempre civilmente responsabile. È obbligo del proprietario sorvegliare l’animale e controllarne il comportamento, adottando tutte le precauzioni necessarie per prevenire incidenti e tragedie. Solo dimostrando un caso fortuito, ossia un evento del tutto eccezionale e imprevedibile che va oltre gli scenari di rischio ipotizzabili, il proprietario può essere esonerato da questa responsabilità. Pertanto, il proprietario deve risarcire i danni causati dal morso o dall’aggressione del cane. Questo risarcimento include le spese mediche, il danno biologico e quello morale, valutati dal giudice in base al caso specifico.
La legge richiede che il proprietario agisca con diligenza, garantendo la sicurezza collettiva in modo efficace, tenendo conto del temperamento e del comportamento abituale del cane, ma anche delle possibili eccezioni. In altre parole, è necessario prevedere anche eventuali fughe del cane o inconvenienti simili.
Come già menzionato, il morso di un cane può avere anche rilevanze penali se l’animale ha agito su istigazione del proprietario. In tal caso, il proprietario può essere personalmente accusato di lesioni personali, tentato omicidio o omicidio, a seconda della gravità dell’evento, poiché ha usato il cane come strumento per commettere il reato. L’animale è considerato alla stregua di qualsiasi altro mezzo per compiere un reato, secondo la legge, ma ciò si verifica solo quando il proprietario ha volontariamente istigato l’animale ad attaccare per fini personali, al di fuori della legittima difesa.
Il proprietario, inoltre, può essere ritenuto legalmente responsabile anche se non ha adottato le dovute precauzioni nella custodia dell’animale, soprattutto se era a conoscenza della sua pericolosità. L’articolo 672 del Codice penale disciplina in modo specifico l’illecito di omessa custodia e mal governo di animali, anche se depenalizzato.
La sanzione prevista è una multa amministrativa che va da 25 a 258 euro, applicabile a chi lascia liberi, mal custoditi, o affida a persone inesperte degli animali pericolosi di cui ha la responsabilità. La definizione di “animale pericoloso” non deve essere fraintesa: può riferirsi a qualsiasi animale, inclusi i cani, indipendentemente dalla razza. Ciò che conta principalmente è il temperamento dell’animale e le potenziali situazioni di rischio, derivanti dalla sua natura, dalle condizioni ambientali e dalla sua storia pregressa.
I rischi che si corrono se il proprio cane arreca danno a un animale
Il proprietario di un cane che attacca, morde o uccide un altro animale non è soggetto a reato penale. Infatti, il reato di uccisione di un animale si configura solo quando una persona compie l’atto per crudeltà o altri motivi futili. Quando un cane ferisce o uccide un altro animale di proprietà altrui, il proprietario dell’animale aggredito non può presentare querela o denuncia penale. Può invece agire in sede civile per richiedere il risarcimento dei danni.
Secondo l’articolo 2052 del codice civile, il proprietario di un animale o chi lo utilizza è responsabile dei danni causati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, smarrito o fuggito.
Da ciò emerge che:
– La responsabilità ricade su chi ha il cane in custodia, anche se non è il proprietario. Chiunque porti a passeggio il cane di un’altra persona è responsabile dei danni causati dall’animale.
– La responsabilità è “oggettiva”, indipendentemente dalla volontà umana (dolo o colpa), ma deriva dal semplice rapporto tra l’uomo e l’animale.
– La responsabilità sussiste anche se il cane scappa dal recinto o dalla catena a cui era legato.
– La responsabilità permane finché il cane è fuggito.
L’ammontare del risarcimento, sia per le lesioni a persone o altri animali (attestate dai medici), dipende dai danni subiti e dai rimborsi per eventuali cure mediche e assistenza sanitaria, nonché dai danni morali e biologici.
Quali rischi corre il cane
Il cane non porta alcuna responsabilità legale per morsi o lesioni e non può essere considerato responsabile né soggetto a sanzioni. Non è prevista l’eutanasia come conseguenza di tali comportamenti. Tuttavia, potrebbe essere sottoposto a programmi di addestramento e riabilitazione e potrebbe essere richiesto di indossare guinzaglio e museruola in determinate situazioni, se necessario. Tuttavia, questa misura è considerata raramente necessaria dagli esperti comportamentali, poiché potrebbe comportare più rischi che benefici.
In alcuni casi, il cane potrebbe essere rimosso dal proprietario, soprattutto se quest’ultimo non è in grado di fornire un adeguato ambiente o di controllare il comportamento dell’animale, il che potrebbe essere necessario per il benessere dell’animale stesso.