Come tutti gli sport, il ciclismo aiuta a sentirsi più energici e meno stressati. Ecco che esiste la giornata dedicata al “bike to work”
Il 19 maggio si celebra, in Nord America, il Bike to Work Day, traducibile in Giornata dell’andare in bici al lavoro, un’iniziativa che promuove, attraverso la pedalata, uno stile di vita più sano e attento alla questione ambientale, con la speranza di ridurre la nostra “impronta carbonica” sull’ambiente.
Una giornata simile viene celebrata anche in Europa, ma il 23 settembre. Nata dall’iniziativa della Lega dei ciclisti americani nel 1956, questa giornata di celebrazioni ci permette di conoscere condividere l’importanza di una scelta che fa bene non solo alla nostra salute, ma anche all’ambiente.
Come sappiamo però, l’utilizzo dell’automobile privata è andato crescendo negli anni, cronicizzando una certa dipendenza nei confronti del mezzo. Di conseguenza, la sedentarietà e l’inquinamento atmosferico aumentano: in media un lavoratore impiega un’ora, tra andata e ritorno, per andare al lavoro.
Questo tratto, giorno dopo giorno e lavoratore per lavoratore, sprigiona un’enorme quantità di sostanze inquinanti nelle nostre città.
Bike to work day, tutti i vantaggi dell’andare a lavoro in bicicletta
Secondi i dati forniti nel 2021 dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) l’intero settore dei trasporti è responsabile del 24.7% dell’emissione nazionale totale dei gas serra. Il solo trasporto stradale costituisce la fonte maggioritaria di emissioni, equivalente al 92.9% (la navigazione il 4.4%, l’aviazione l’1.7%, le ferrovie 0.1% e altro trasporto l’0.8%).
Sul tema vi è un generale silenzio, tutti naturalmente sanno che l’auto inquina, ma poi di mattina tutti afferrano le chiavi dell’auto come se non ci fosse un’altra soluzione ragionevole.
Il “Bike to work day” cerca dunque di incoraggiare gli automobilisti a riconsiderare la bellezza di un mezzo validissimo come la bicicletta, aiutandosi anche con l’arrivo della bella stagione.
In effetti, per quanto la scelta di prendere l’auto può essere comprensibile d’inverno, non si può proprio dire la stessa cosa per la primavera e l’estate.
Scegliere l’auto per andare al lavoro nei mesi più caldi è una discesa agli inferi: inizia con l’apertura di una portiera infuocata, continua con la liberazione dell’aria surriscaldata e culmina con la disperata e sudata ricerca di un parcheggio all’ombra.
Come tutti gli sport, il ciclismo aiuta a sentirsi più energici e meno stressati. Andare al lavoro pedalando riattiva il corpo e stimola la mente, preparandoci ad affrontare quel collega antipatico e aiutandoci a dimenticare sulla strada del ritorno quel cliente pignolo. La pedalata migliora poi la circolazione e stimola la produzione di endorfine, ormoni che attenuano la fatica e il dolore.
Per i meno sportivi esistono poi le e-bike, le biciclette elettriche con pedalata assistita, che rappresentano un vero e proprio punto d’incontro tra comodità, sostenibilità e attività fisica.
La Giornata cerca dunque di affrontare la questione nella sua completezza e le problematiche ancora legale al suo effettivo utilizzo: per il corretto uso del mezzo, infatti, è necessario che avvenga una progettazione per un traffico ciclistico sicuro nelle aree urbane. Si parla di progetti per l’installazione di piste ciclabili, di parcheggi per bici e di zone pedonali.
Sul tema, però, vi è ancora molto da discutere, considerando l’impreparazione che molte città ancora dimostrano nell’accogliere i ciclisti. Una circostanza, questa, che implica una scelta responsabile da parte dei cittadini, ancora più difficile.
Sono tanti infatti i vantaggi derivanti dal recarsi a lavoro in bicicletta, piuttosto che utilizzando invece l’automobile o uno scooter. In primis, vanno tenuti in considerazione i benefici psicofisici derivanti da questa scelta.
Utilizzare la bici permette di svolgere attività fisica in modo regolare sia prima che dopo il lavoro, con benefici straordinari per il nostro organismo.
Muoversi, in una società in cui è sempre più difficile avere tempo per praticare attività sportiva al di fuori dell’orario di lavoro, è ancora più importante, e questa soluzione potrebbe aiutare a risolvere in parte il problema dell’eccessiva sedentarietà.
Non si tratta però dell’unico vantaggio. L’utilizzo della bici, essendo un’attività sportiva leggera, ad esempio finisce per impattare poco sulle articolazioni, di fatto garantendo solo benefici senza alcun tipo di controindicazione. Inoltre, ha anche evidenti benefici a livello mentale. Questo perché l’attività fisica all’aria aperta favorisce la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere. Pedalare può aiutare a ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare la concentrazione e la produttività durante la giornata lavorativa.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, ovviamente la bici permette di risparmiare sugli abbonamenti ai mezzi pubblici, o su tutti i costi legati all’utilizzo dell’auto (carburante, manutenzione, eventuali problemi meccanici, bollo, assicurazione e così via).
Inoltre, permette anche di allungare la vita della nostra vettura che, non essendo costretta a un utilizzo intenso in città, finisce per “durare” di più.
Inoltre, la scelta di utilizzare la bici per andare a lavoro aiuta anche l’ambiente, riducendo l’inquinamento atmosferico, rendendo più leggero il traffico cittadino e permettendo, di fatto, di rendere le nostre città più vivibili.
Inoltre, può diventare un modo per fare team building. Non a caso, molte aziende stanno incentivando i propri dipendenti a utilizzare la bicicletta al posto dell’automobile, per cementare i propri rapporti e il proprio spirito di appartenenza.
Tutte motivazioni che hanno spinto molti comuni a dare un incentivo ai cittadini: sono diverse le città in Italia che forniscono ai propri abitanti un contributo, fino a un massimo di 100 euro, ad esempio per l’acquisto di biciclette con pedalata assistita, le migliori per poter effettuare il tragitto da casa al lavoro, anche in caso di percorso complicato o presenza di salite.