La gamification è una strategia di marketing ma anche un modo per incentivare l’attaccamento dei dipendenti all’azienda. Funziona davvero?
Per gamification si intende il “rendere un gioco” ciò che un gioco non è.
Per essere più chiari, dal punto di vista del marketing, consiste in una strategia vincente per aumentare l’engagement, ovvero il coinvolgimento dei clienti attraverso una dinamica più interattiva. Un esempio di gamification sono i concorsi a premi, che permettono al cliente, o all’utente se si utilizza un touchpoint online, di interagire con l’azienda in modo giocoso ma efficace, rimanendo più coinvolto e aumentando così la sua fidelizzazione al brand.
Ma quando si tratta di dipendenti, la gamification funziona lo stesso? La faccenda potrebbe essere più complicata quando si tratta di lavoro…
Il lavoro non è un gioco, e questo va tenuto presente. Il fatto che non si tratti di un’attività di svago ma di un contesto in cui, a prescindere dal ruolo, bisogna dimostrare competenza e professionalità, non esclude, tuttavia, che un lavoro possa anche essere divertente e motivante.
Alcuni datori di lavoro hanno scelto di implementare la gamification anche all’interno dell’ambiente di lavoro per cercare di aumentare la produttività dei dipendenti in modo alternativo, e per creare un maggior attaccamento all’azienda, nonché per migliorare il teamwork. Vediamo alcuni casi in cui l’introduzione della gamification in azienda ha portato ai risultati sperati.
Nel 2019 la società di consulenza informatica Deloitte ha introdotto una sorta di gioco di sopravvivenza a cui i nuovi assunti dovevano prendere parte nel momento del loro ingresso in azienda.
Si trattava di un’esperienza di onboarding resa sotto forma di gioco, in cui i neoassunti ricevevano un’infarinatura generale rispetto alle competenze che poi avrebbero dovuto applicare nel loro lavoro di tutti i giorni. Insomma, un metodo poco convenzionale per formare le nuove reclute, che si è dimostrato molto efficace.
Un altro aspetto messo in gioco da grandi realtà come Amazon, Microsoft, Samsung e Uber è quello della competizione. Ovvero, una volta stabiliti dei premi e delle agevolazioni, i dipendenti devono riuscire ad ottenerle lavorando meglio o più velocemente degli altri colleghi.
Questo, ovviamente, non è funzionale al teamwork e può avere dei potenziali effetti negativi a livello di ambiente di lavoro: troppa competizione rischia di compromettere gli equilibri interni all’azienda. Tuttavia, creare dei giochi a squadre competitivi quanto basta, può aiutare a creare un maggior coinvolgimento senza trasformare l’ufficio in un campo di battaglia.
Motivare e stimolare i propri dipendenti a lavorare in modo affiatato, volenteroso e propositivo è essenziale per ogni realtà aziendale, ma è tutto fuorché semplice.
Pensate a una persona che fa lo stesso lavoro ogni giorno da 20 anni, sicuramente sarà meno motivata rispetto ad un neoassunto che si sta cimentando per la prima volta nei compiti che gli vengono assegnati.
La gamification può essere un buon modo per motivare chi ha perso l’entusiasmo, andando a diversificare le attività giornaliere e a donare un nuovo stimolo, che si tratti della possibilità di vincere un premio per il proprio operato o anche solo di potersi confrontare con nuove attività mai provate.
Inoltre, la gamification può essere un buon modo per motivare i dipendenti ad essere più produttivi sul lavoro: sapere di potersi aggiudicare un punteggio più alto, di poter fare vincere la propria squadra o anche solo di poter dimostrare il proprio valore, funziona come potente incentivo a lavorare meglio.
Non occorre stabilire per forza un premio, spesso anche solo l’esperienza di gioco gratificante può essere sufficiente per dare il meglio e sentirsi stimolati.
Un’ analisi comparativa effettuata dall’ Università di Porto, nel 2017, su più di 30 studi, evidenzia come l’applicazione della gamification in ambiente di lavoro possa favorire livelli più alti di motivazione, coinvolgimento e apprendimento, migliorando la produttività e l’efficacia dei processi organizzativi. Un altro aspetto importante messo in evidenza dall’analisi è un miglior teamwork e un ritrovato benessere dei lavoratori.
Insomma, la gamification è un ottimo modo per motivare i dipendenti e incentivarli a lavorare insieme. Ciò che bisogna tenere sotto controllo il più possibile è l’aspetto competitivo, che a livelli eccessivi può invece agire come una forza centrifuga, disgregando il gruppo e minacciando l’unità del team di lavoro.
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