Creare un profilo fake sui social è illegale? No, ma si rischiano comunque gravi problemi penali. Tutto quello che c’è da sapere.
Contrariamente a quanto spesso si ritiene, creare un profilo fake su un social network non è vietato dalla legge. Per fare un esempio classico, scegliere come immagine di profilo la foto di un animale o lo scudetto della propria squadra di calcio e utilizzare come nome profilo un nomignolo inventato, è perfettamente lecito.
In questo modo, infatti, un utente sta semplicemente esercitando il diritto a preservare la propria privacy all’interno di un social network, magari evitando che il suo profilo venga individuato da persone non gradite.
I problemi (anche gravi) iniziano nel momento in cui si cominciano a compiere degli illeciti con il profilo fake che è stato appena creato. Cosa si intende per illeciti e quali sono i rischi concreti che si possono correre in questo caso specifico?
Prima di tutto è bene chiarire cosa si intende per “profilo fake”. Un profilo fake è un profilo utente che cela la vera identità della persona che lo apre. Tale profilo può essere identificato con un nome di fantasia (il classico nick name) oppure può essere identificato con un nome verosimile (Anna Rossi) e una fotografia verisimile.
Aprire profili con nomi palesemente di fantasia o nickname non è reato ma si è perseguibili comunque se attraverso di essi commettono atti illeciti come adescare a livello sentimentale, rubare dati privati e utilizzarli a fini illeciti o comunque contro la volontà del legittimo proprietario, ma anche fare atti di stalking, diffonde materiale pornografico, infastidire in maniera ripetuta un determinato utente.
Un caso a parte sono invece i profili fake che copiano in tutto e per tutto quelli di un’altra persona o che utilizzano un nome e una foto verisimili per creare un’identità alternativa.
Questo significa che è reato creare profili social utilizzando il nome e le fotografie di un altro utente allo scopo di farsi passare per lui e ottenere determinati vantaggi, ma è anche reato creare un profilo completamente falso inventando nome, cognome, titoli di studio, residenza e tutti gli altri dati personali che possono far credere che dietro quel profilo ci sia una persona reale diversa da noi.
Quando si cerca di farsi passare per un’altra persona il nome utente corrisponde a quello anagrafico delle persone ritratta nella foto profilo, mentre quando si “inventa” completamente un’identità, si cerca di ottenere una corrispondenza credibile tra il nome inventato e la foto scelta (un nome americano per una ragazza bionda). In entrambi i casi però si delinea il reato di sostituzione di persona.
Il reato di sostituzione di persona prevede una pena fino a un anno di reclusione ed è in assoluto il reato più comune tra quelli commessi sui social network.
Il trattamento illecito di dati (usare i dati e le foto di un’altra persona per creare un profilo fake) è punito con la reclusione fino a un anno e sei mesi.
Per gli atti persecutori nella vita reale si rischiano fino da un anno a 6 anni e 6 mesi di reclusione, ma la pena è più severa quando si utilizzano i social a questo scopo.
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