Gli esperti sono in allarme in vista dell’estate, in modo particolare per dengue e malaria che potrebbero essere in agguato.
Molti sono preoccupati dell’avvento dell’estate, soprattutto in riferimento ai dati poco confortanti su dengue e malaria che fanno temere per l’arrivo delle zanzare e chiaramente la possibilità di diffondere malattie molto preoccupanti.
La situazione sicuramente è in evoluzione ma i dati dell’OMS e dei centri di controllo permettono di capire veramente, come indicato dagli esperti, quali sono i risvolti di questa situazione, come affrontarla e quali sono le prevenzioni da attuare per evitare il problema.
Nella rubrica di Nuovo Tv dedicata al parere e alle domande dei lettori, molti hanno posto alcune perplessità a Michele Cucuzza circa quello che potrebbe accadere questa estate, proprio per la condizione sanitaria di allarme che si sta diffondendo in molti Paesi.
Ovviamente è bene scindere quello che avviene nel nostro Paese dal Brasile, dove è in corso un’emergenza, senza dunque creare allarmismi ma sicuramente informandosi con la dovuta attenzione. Michele Cucuzza ribadisce di non essere un esperto in materia né un medico e quindi di non avere le basi oggettive per fornire informazioni scientifiche ma invita appunto a seguire gli eventi e quindi l’andamento della situazione per avere un quadro lucido e farsi un’idea di come affrontare la situazione. La trasmissione avviene solo con la puntura di certe zanzare, non tutte.
La malaria è causata dal Plasmodium, un parassita, la dengue è causata da un virus. Sono quindi due condizioni distinte da non confondere che portano a condizioni severe per l’organismo. Si trasmettono attraverso le zanzare e questo spiega tanto allarmismo, per quanto concerne il virus dengue questo viene portato attraverso il sangue sia degli esseri umani che degli animali infetti. La malattia in questione è molto diffusa ma nelle aree tropicali o sub tropicali, quindi comunque in oltre cento Paesi.
Quando si parla quindi di rischi per la metà della popolazione mondiale – come riportato dall’OMS – non è errato ma bisogna effettivamente comprendere a cosa si riferiscano. Nell’emisfero Nord ci sono stati dei focolai e questo ha fatto scattare l’allarme, nell’80% delle persone colpite non vi sono sintomi, solo per il 20% delle persone la malattia porta a febbre in media entro i 6 giorni dalla puntura, mal di testa, dolori nella zona degli occhi, problemi muscolari e articolari, nausea e vomito, irritazioni. Il tutto può durare fino a 10 giorni. Meno del 5% sviluppa una condizione più severa della malattia.
Per quanto riguarda la malaria invece, le zanzare trasmettono mediante la loro puntura il microrganismo. I sintomi sono molto simili alla dengue con febbre alta, mal di testa, vomito e diarrea, sudorazione. Quindi sembrano del tutto tipici di una forma influenzale. Il problema è che il parassita distrugge i globuli rossi. Ci sono varie forme di malaria, alcune più gravi altre meno. Questa è stata identificata anche in Europa, la Francia, la Germania e il Regno Unito hanno la maggior parte dei casi identificati (come da fonte ISS). Si stima che il 99.8% dei positivi sono comunque entrati in contatto con la malattia durante viaggi nelle zone indicate come a rischio.
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