Il lavoro in Italia sembra che stia aumentando: le cifre registrate non sono per niente basse. Approfondiamo l’argomento per capire di più.
Per molto tempo gli italiani hanno atteso delle buone notizie. In particolar modo dal mondo del lavoro, che purtroppo vacilla da diversi anni. Difatti il tasso di disoccupazione non è mai sceso. E si sta cercando una strategia vincente per riuscire a ridurlo. Ma ora sembra che ci siano delle buone notizie da conoscere. Infatti pare che potrebbe esserci più lavoro rispetto a prima.
Ne ha parlato apertamente l’Istat. Basandosi su alcune analisi effettuate di recente, è stato registrato un aumento dell’occupazione dello 0,3%. Vale a dire che 70.000 unità sono riuscite a trovare lavoro nell’arco di poco tempo. Questo aumento coinvolge uomini e donne di tutte le età. Inoltre le analisi non sono circoscritte ad un unico territorio. Si estendono in tutte le regioni del nostro Paese.
L’occupazione è aumentata sia fra i dipendenti che tra gli autonomi. Nel primo caso parliamo quasi 19 milioni, mentre nel secondo appena 5 milioni. L’incremento si attesta a 425 mila unità in più rispetto a prima. L’aumento migliore si registra con i dipendenti permanenti, mentre una diminuzione si riscontra con i dipendenti a termine. Resta in ogni caso un buon dato. Ma c’è dell’altro di cui parlare e che non può essere ignorato.
Nel frattempo che i lavoratori tra i 35 e i 49 anni faticano, d’altra parte il tasso di occupazione generale sale a 62.1%. Si tratta di una percentuale molto importante e che ci fa capire che l’Istat monitora costantemente la situazione. L’aumento totale è del +1,1% anziché di +1,0%. Potrebbe sembrare una percentuale trascurabile dato che cambia poco e niente.. Ma se viene valutata su larga scala, quindi su una intera popolazione, il discorso assume una importanza differente.
Per il momento questi sono i dati da conoscere per marzo 2024. L’Istat si sta occupando di monitorare anche quelli attuali, nella speranza di capire come risollevare la situazione. Ci vorrà tanto tempo prima che gli italiani riescano a trovare un respiro di sollievo. La speranza è sempre l’ultima a morire in questo caso. E lo stiamo vedendo da queste percentuali, che in fin dei conti sono delle informazioni molto positive. Consigliamo di non perdere i prossimi aggiornamenti al riguardo: arriveranno prima del previsto.
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