Affrontare un colloquio in inglese può essere una vera e propria sfida. Scopri come prepararti al meglio con qualche piccolo consiglio
Si sa, il primo colloquio in inglese non si scorda mai e spesso la paura di fare la figura dell’idiota prevale sulla performance stessa. È normale non sentirsi troppo sicuri di se quando, dopo aver inviato il CV e la lettera di presentazione in inglese, il recruiter ci contatta per poter sostenere il colloquio, ma ecco qualche tips per affrontarlo al meglio!
La prima raccomandazione rimane immutata, indipendentemente dalla lingua del colloquio: prepararsi adeguatamente per l’incontro. Ciò implica, assumendo che il CV non contenga informazioni ingannevoli riguardo al livello di conoscenza dell’inglese, dedicare del tempo a rinfrescare la propria competenza linguistica nei giorni precedenti all’appuntamento.
Oltre all’ascolto, che può essere allenato tramite musica, lettura di testi e visione di film o serie TV in lingua originale, è importante acquisire anche un vocabolario professionale.
Questo ti permetterà di dimostrare al reclutatore che, anche se la tua espressione potrebbe non essere perfetta, comprendi il contesto della discussione.
Prepara inoltre un breve dossier, rigorosamente in inglese, sull’azienda per cui ti stai candidando e sul settore di riferimento.
Infine, non trascurare la job description: interpretare correttamente un annuncio di lavoro è ancor più cruciale quando il colloquio è condotto in inglese, poiché l’offerta contiene molte informazioni che potrebbero emergere durante l’intervista. Ecco qualche domanda possibile (e frequente) con le sue risposte:
La risposta, in questo caso, deve essere un breve riepilogo del tuo percorso professionale e di studi, quindi puoi usare frasi del tipo: “I have already been working as sales assistant in Italy” oppure “I have a marketing degree and since I started University, my dream sector to work for is fashion industry”.
Questo è il momento di dimostrare che ti sei documentato e preparato sulla società. Dovrai rispondere in maniera precisa, magari commentando le informazioni con qualche tuo apprezzamento “Well, I’ve read this company is one of the best place to work” oppure “I’m really proud to be here because your brand is one of my favourite”, dimostrando così di esserti ben preparato per il colloquio.
Qui cerca di rispondere in maniera furba, provando a far passare dei punti deboli come punti di forza. Ma ricorda che la verità paga sempre . Se confessi “I’m quite picky” dichiarando di essere piuttosto pignolo, questo può essere visto come una qualità se, ad esempio, ti stai proponendo come contabile o controllo qualità.
Anche qui, senza strafare, cerca di essere sincero e di dire quali caratteristiche positive ti vengono di solito riconosciute anche dai colleghi, quindi: “I always try to have a problem solving approach”.
Sii sempre sincero, e se non hai ancora raggiunto risultati degni di nota puoi cavartela con una battuta tipo “The Oscar for the best colleague of the year” . Se invece ti è capitato di vincere dei premi o di aver lavorato a un progetto che ha portato dei risultati notevoli, è bene sottolinearlo e dargli la giusta enfasi.
Usa delle frasi come “I preferred to quit and look around for a role more suitable for my objectives” oppure “Unfortunately, the company was in financial trouble and couldn’t keep all the positions”, esprimendo sempre comprensione ed evitando qualsiasi critica.
Attenzione a non apparire troppo presuntuoso. Dai delle risposte sicure fornendo informazioni su di te a supporto della tua candidatura. Potresti replicare: “Looking at your job description, it seems that my profile matches key requirements and also my recent experiences gave me the opportunity to grow my capabilities on this field”.
Fai capire che vuoi assolutamente impegnarti al massimo. L’ideale sarebbe una frase come: “In five years I hope to have had the opportunity to grow, to improve my skills both personal and professional and to be appreciated by colleagues and bosses”.
È ovvio che non potrai prevedere tutte le domande che ti faranno, ma dimostrare di aver già acquisito una terminologia in comune con il tuo interlocutore, e di aver capito su quali punti far leva per far risaltare il tuo profilo, sarà senz’altro un punto a tuo favore.
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