Giuseppe Conte: “Oggi chiudere gli occhi sarebbe un’assurdità e non sarebbe possibile per la nostra storia“
Una settimana dopo aver annullato le primarie, Giuseppe Conte torna a Bari e annuncia durante una conferenza stampa di voler porre fine all’alleanza con il Pd in Puglia. Dopo le inchieste e gli arresti i cinquestelle si sfilano dalla giunta di Michele Emiliano. “Troppe indagini, troppe ombre. Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi“, ha detto Conte. “Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe” e in questo modo “ci assumiamo la responsabilità di contribuire alla disinfestazione e all’opera di pulizia nel mondo politico“, ha continuato.
Conte ha detto: “Il M5s non è soltanto il movimento della prima fase che si limitava a gridare onestà, che ha fatto della battaglia della legalità il fulcro della sua azione politica. Noi siamo in una nuova fase, sin qui abbiamo fatto la scelta di contribuire al governo di questa regione. Quindi è anche con rammarico che oggi si interrompe questo lavoro e questo grande contribuito che abbiamo dato. Noi siamo entrati in giunta anche perché il presidente Emiliano ha una storia come pm che ha combattuto le mafie e perché ha una storia in termini di affinità politica rispetto a principi e valori che per noi sono importanti, penso al welfare, alla giustizia sociale, alla giustizia ambientale. Non disconosciamo le ragioni politiche che ci hanno indotto a fare la scelta di entrare in giunta e non disconosciamo il lavoro che è stato fatto. Però oggi chiudere gli occhi sarebbe un’assurdità e non sarebbe possibile per la nostra storia“.
“Ci poniamo fuori dal perimetro di maggioranza, ma lavoriamo sul protocollo e il patto di legalità“, ha concluso.
Paola De Micheli dopo le parole di Conte dichiara: “Conte non si deve permettere di parlare così del Pd della nostra comunità. Ci sono delle indagini come purtroppo in tutti i partiti. Conte sta usando un atteggiamento giustizialista peggiore di quanto non abbia usato il governo di centrodestra a Bari. Non è questo il modo: provare a colpevolizzare una comunità quando le responsabilità, se ci sono, sono dei singoli“. Andrea Orlando sottolinea: “Ci troviamo in una situazione nella quale Conte sta provando a lucrare un po’ rispetto ad una difficoltà che affronta il Pd. Faccio notare però che il M5S, che è nato per riformare la politica ha subito nella scorsa legislatura la più grande scissione e il più grande cambio di casacca della storia repubblicana. Gran parte di quelli che hanno smesso di fare i parlamentari operano oggi, legittimamente, nella rappresentanza di interessi. Tutto il contrario di quello che si riprometteva di fare il M5S. Se volessimo guardare l’insieme dovremmo vedere perché non è stato attuato l’art.49 della Costituzione, come vengono assunte le decisioni e perché si delegano troppo spesso alla magistratura le valutazioni che dovrebbero competere alla politica“.
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