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Programma Erasmus, cos’è e come funziona

Published by
Giulia De Sanctis

Programma Erasmus: come funziona e come si può svolgere un periodo di studio all’estero durante il proprio percorso universitario?

Il programma Erasmus è un argomento che si menziona davvero molto spesso in ambito accademico e probabilmente molti vostri conoscenti vi hanno già raccontato la loro esperienza fatta di apprendimento, divertimento e incontri.

Ecco che allora vi andiamo a illustrare che cos’è il progetto Erasmus+ e perché uno studente dovrebbe prenderne parte.

Il programma Erasmus, che cos’è?

Il programma Erasmus nacque il 15 giugno 1987 e si tratta di un progetto di mobilità studentesca dell’Unione Europea che prende il nome da Erasmo da Rotterdam e, al tempo stesso, costituisce l’acronimo di EuRopean community Action Scheme for the Mobility of University Students.

Programma Erasmus, è davvero vantaggioso per gli studenti? – Pexels @Stanley Morales – Informagiovanirieti.it

È il 2014 quando la sua denominazione come detto muta diventando Erasmus+. È con questo termine oggi che si indica quello che viene descritto come il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa.

Il programma pone in evidenza temi quali inclusione socialetransizione verde e digitale e promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica.

Al suo interno si inscrivono opportunità di mobilità e cooperazione. A poter prendere parte al progetto Erasmus+ sono di norma persone stabilite in uno stato membro dell’UE o in un paese terzo associato al programma; tuttavia alcune attività prevedono la possibile partecipazione anche da parte di chi proviene da paesi terzi non associati al programma.

Il programma Erasmus+ (si pronuncia Erasmus Plus) non si limita a interessare il settore dell’istruzione superiore, ma si estende anche ad altri ambiti.

Per quanto riguarda la possibilità di svolgere un periodo di studio all’estero durante il percorso universitario, a fare da riferimento per tutte le indicazioni utili a iniziare a pensare di trasformare il proprio desiderio in realtà sono naturalmente gli atenei, e in particolare gli uffici adibiti a occuparsi di tale argomento.

Noi possiamo dire che in genere gli atenei pubblicano annualmente un bando comprensivo di importantissime indicazioni e, un buon modo per cominciare ad approfondire le opportunità messe a disposizione nella cornice di Erasmus+ è quello di frequentare eventuali incontri di orientamento organizzati sul tema dal proprio ateneo.

È questo anche un ottimo sistema per conoscere altri studenti interessati a partire, ovvero persone con le quali condividere tutte le emozioni che il fatto di intraprendere tale avventura porta con sé.

Un aspetto che può incuriosire coloro che studenti ormai non sono più è il fatto che il progetto Erasmus+ prevede anche attività dei quali sono beneficiari insegnanti e professori dell’istruzione superiore, formatori e professionisti in imprese e ancora membri di organizzazioni per l’istruzione non professionale degli adulti.

Anche lo sport, come del resto la descrizione del programma pone in evidenza, è un ambito coinvolto da Erasmus+. I principali beneficiari di progetti che interessano appunto il settore dello sport sono professionisti e volontari in tale campo, atleti e allenatori.

Ma quali sono i vantaggi se si partecipa al progetto di Erasmus+? Sicuramente recarsi all’estero è un ottimo modo per arricchire il curriculum vitae, in quanto trascorrere del tempo fuori dall’Italia significa avere modo di approfondire le proprie competenze linguistiche.

Le lingue straniere sono tra le skills più ricercate in numerosissimi ambiti lavorativi, ma spesso non si ha modo di studiarle dedicando loro il tempo che si vorrebbe.

Coniugare un’esperienza di studio alla permanenza in un’altra nazione significa avere l’opportunità di immergersi totalmente nell’atmosfera di un luogo dove, per comunicare il più possibile efficacemente, sentendosi più motivati nel prendere confidenza con un altro idioma.

Inoltre la scoperta di una città che non si conosce può costituire un ottimo incentivo a intraprendere questo tipo di esperienza e, al tempo stesso, un vero e proprio arricchimento personale.

La partecipazione a un progetto Erasmus+ per molti coincide con la prima esperienza di vita lontano da casa, con tutte le conseguenze pratiche del caso: si impara ad assumersi una quantità maggiore di responsabilità, ad adempiere a mansioni che tornerà senz’altro utile saper svolgere anche una volta fatto ritorno in Italia e, di conseguenza, la propria autostima potrebbe risultare sensibilmente potenziata.

Più in generale, il programma Erasmus+ favorisce lo sviluppo personale e professionale e consente di sviluppare e condividere conoscenze. Aspetti che sanno certamente incuriosire, e che pertanto possono invogliare a iniziare a raccogliere informazioni precise per cominciare a immaginare i contorni della propria nuova avventura.

Giulia De Sanctis

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