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Economia

La dichiarazione semplificata sostituisce il 730 precompilato: cosa cambia?

Published by
Andrea Zoccolan

La dichiarazione semplificata 2024 per dipendenti e pensionati è ora una realtà tangibile, grazie alla riforma fiscale introdotta lo scorso anno. Quest’anno, con l’inizio della campagna dichiarativa per l’anno d’imposta 2023, le novità diventano operative.

Il 28 febbraio scorso sono stati ufficialmente approvati i modelli e le istruzioni delle dichiarazioni dei redditi, compreso il Modello 730/2024. Questo rappresenta un passo avanti significativo nell’ambito della semplificazione fiscale, anticipato da una serie di decreti legislativi volti a modernizzare il sistema tributario.

Quali sono le novità introdotte

In particolare, l’articolo 1 del Decreto Legislativo sulle semplificazioni fiscali apporta cambiamenti significativi per i contribuenti che percepiscono redditi da lavoro dipendente o pensionistici. La novità principale consiste nell’introduzione della dichiarazione semplificata, che sostituirà gradualmente il Modello 730 precompilato. Il cuore della riforma prevede che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione del contribuente, in modo dettagliato, le informazioni già in suo possesso, permettendo al contribuente di confermarle o modificarle. Queste informazioni saranno accessibili direttamente tramite un’apposita area riservata del sito web dell’Agenzia, semplificando notevolmente il processo di compilazione della dichiarazione dei redditi.

Modello 730 | Pixabay @Barbacane – Informagiovanirieti

Concretamente, a partire dal 2024, i dipendenti e i pensionati potranno compilare la loro dichiarazione dei redditi online, utilizzando i dati già presenti nel sistema dell’Agenzia e evitando così l’inserimento manuale delle informazioni.
Questo cambiamento comporta un significativo alleggerimento del carico burocratico per i contribuenti, che potranno concentrarsi maggiormente sul controllo e sulla verifica dei dati forniti dall’Agenzia. Inoltre, il nuovo sistema garantirà una maggiore coerenza e correttezza delle dichiarazioni, riducendo il rischio di errori o omissioni.

La semplificazione

È importante sottolineare che le novità introdotte non riguardano solamente i contribuenti diretti, ma anche i professionisti delegati, che potranno accedere ai dati da confermare o modificare per conto dei loro clienti. Per quanto riguarda i controlli fiscali, le disposizioni prevedono che i dati preinseriti dall’Agenzia e confermati dal contribuente siano esclusi dai controlli, garantendo così una maggiore certezza e trasparenza del sistema.

Inoltre, è stato confermato che i vecchi sistemi, come il Modello 730 precompilato e quello ordinario, restano ancora opzioni valide per i contribuenti, che potranno scegliere il metodo più adatto alle proprie esigenze. In attesa del provvedimento attuativo con le regole dettagliate per la nuova dichiarazione semplificata, è evidente che la riforma fiscale del 2024 segna un importante passo avanti verso una maggiore semplicità e trasparenza nel rapporto tra contribuenti e fisco. Questo cambiamento è atteso con grande interesse da parte dei cittadini, che vedono nella semplificazione delle procedure un’opportunità per ridurre gli oneri burocratici e migliorare l’efficienza del sistema fiscale.

I dati

Nel corso del 2015, le informazioni utilizzate per la precompilazione delle dichiarazioni dei redditi ammontavano complessivamente a circa 157 milioni. Nel 2023 invece questa cifra ha registrato un notevole aumento, con i dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate che hanno superato la soglia di 1,3 miliardi, accompagnati da oltre 19,7 milioni di download. Tra le informazioni precompilate, la parte più significativa è rappresentata dai dati relativi alle spese sanitarie, che nell’ultimo anno hanno superato il valore di 1 miliardo di euro. Seguono i premi assicurativi, che hanno totalizzato oltre 99 milioni di euro, e le certificazioni uniche, che hanno toccato la cifra di 73 milioni.

Andrea Zoccolan

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