Marzo sarà un mese decisamente impegnativo dal punto di vista fiscale: ecco tutte le scadenze previste per il mese prossimo
Nel marzo 2024 sono diverse le scadenze da tenere presente. È importante non trascurare la rottamazione quater, poiché i termini per il versamento delle prime due rate eventualmente non pagate sono stati riaperti. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione agli adempimenti a metà mese: le scadenze del 16 marzo sono state tutte spostate al 18, considerando che il 16 cade di sabato. È essenziale essere al corrente di tutte queste scadenze per evitare eventuali inconvenienti. Ecco quali sono.
Come prima cosa bisogna dire che è cruciale tenere d’occhio la rottamazione quater. Inizialmente, entro il 28 febbraio, con una tolleranza di 5 giorni, era prevista la scadenza della terza rata. Chi non avesse pagato le prime due rate avrebbe perso il beneficio secondo la disciplina precedente. Tuttavia, con la conversione del decreto Milleproroghe, la situazione è cambiata radicalmente, con una riapertura dei termini per i versamenti.
Questa riapertura consente di versare la prima, la seconda e la terza rata (quella scaduta il 28 febbraio 2024) entro il 15 marzo. Inoltre, il pagamento effettuato entro 5 giorni dalla scadenza, ovvero entro il 20 marzo, è considerato tempestivo. Questo nuovo scenario è da monitorare attentamente per evitare possibili complicazioni.
Considerata l’introduzione sulla rottamazione quater, esaminiamo le scadenze fiscali ordinarie di marzo 2024. La prima data importante del mese è lunedì 18, cui corrispondono le scadenze, mensili e non, generalmente previste per il 16 del mese, posticipate al primo lunedì successivo.
Innanzitutto, i sostituti di imposta devono consegnare all’Agenzia delle Entrate e al sostituito il modello CU 2024 che riporta le ritenute a titolo di acconto e saldo effettuate. Entro il 18 marzo 2024, con il modello F24, si deve effettuare il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti, utilizzando il codice tributo 6728.
Inoltre, in questa data si effettua il versamento dei contributi previdenziali Inps. Sono tenuti al pagamento i committenti che hanno corrisposto compensi nel mese precedente a:
Nelle collaborazioni coordinate e continuative e figure similari, il contributo è diviso, con 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del collaboratore. Entro il 18 marzo 2024, i datori di lavoro agricoli devono provvedere al versamento dei contributi previdenziali a favore dei lavoratori dipendenti, relativi ai compensi maturati nel mese precedente.
Si ricorda che entro il 18 marzo 2024, i contribuenti IVA mensili devono effettuare il versamento dell’imposta relativa al mese di febbraio. Per tale adempimento si utilizza il modello F24 con il codice tributo 6002. Lo stesso codice è valido anche per la liquidazione e il versamento degli IVA facilitatori che agevolano le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet, PC e laptop tramite piattaforme digitali.
Sempre per i soggetti IVA, entro il 18 marzo devono essere versati gli importi dovuti in seguito alla liquidazione derivante dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA. Tale importo può essere versato in un’unica soluzione oppure è possibile effettuare il pagamento della prima rata del saldo entro la stessa data. Nel caso di rateizzazione, il numero massimo di rate è fissato a 9, con l’applicazione di un interesse pari allo 0,33% mensile per le rate successive alla seconda.
Entro il 18 marzo, i professionisti dell’intermediazione immobiliare devono effettuare il versamento della ritenuta d’acconto del 21% sui contratti di locazione breve.
Una data importante riguarda anche gli operatori nel settore delle onoranze funebri: entro il 18 marzo 2024 devono inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute nel corso del 2023, relativi a ciascun decesso.
Coloro che hanno optato per il pagamento rateale dell’acconto fiscale, originariamente in scadenza il 30 novembre, devono effettuare entro il 18 marzo il versamento della terza rata.
Entro il 31 marzo, i genitori separati che si trovano in stato di bisogno possono richiedere il bonus genitori separati, non solo un aspetto legato alle imposte.
Inoltre, sempre entro il 31 marzo, è richiesto presentare gli elenchi riepilogativi:
– delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni (Modelli INTRA 1-bis e INTRA 2-bis);
– delle prestazioni di servizi rese o ricevute a o da soggetti passivi dell’UE (Modello INTRA 1-quater e Modelli INTRA 2-quater).
La prima data da considerare è il 29 febbraio, entro la quale è richiesto presentare il modello Lipe, una liquidazione periodica relativa al quarto trimestre del 2023.
Questa scadenza può essere evitata nel caso in cui si presenti, entro la stessa data, la dichiarazione annuale. Ciò significa che coloro che desiderano evitare l’invio della Lipe devono presentare la dichiarazione annuale entro il 29 febbraio anziché entro il termine finale del 30 aprile.
In tal caso, è necessario compilare il Quadro VP della dichiarazione annuale, dove è possibile inserire i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Entro il 16 marzo 2024, invece, è richiesto il pagamento del saldo IVA. È importante sottolineare che la dichiarazione IVA presentata dopo il 29 febbraio ha solo valore riepilogativo dei dati già noti all’amministrazione finanziaria. Le somme dovute devono essere versate utilizzando il modello F24.
La dichiarazione annuale dell’IVA, come precedentemente menzionato, deve essere presentata entro il 30 aprile 2024 e trasmessa via telematica. Qualsiasi dichiarazione IVA inviata senza rispettare le specifiche tecniche viene respinta e considerata non presentata, esponendo i contribuenti a sanzioni che vanno da un minimo di 250 euro fino a un massimo di 2.000 euro.
Sono tenuti a presentare la dichiarazione annuale dell’IVA i contribuenti che svolgono attività imprenditoriali, professionali o artistiche, oltre alle organizzazioni di soggetti non residenti e alle aziende straniere operanti in Italia.
Le specifiche tecniche sono fondamentali per i contribuenti che compilano autonomamente la dichiarazione dei redditi. Si consiglia vivamente di consultare le specifiche tecniche, che offrono esempi pratici per semplificare la compilazione.
È importante considerare le dimensioni della dichiarazione IVA: se il totale delle dichiarazioni da trasmettere supera il limite consentito (3 MB compressi), è necessario suddividere la dichiarazione in più invii. Ogni trasmissione deve essere frazionata in modo che la dimensione si avvicini il più possibile al limite per ridurre il numero di invii.
Il contribuente deve fare attenzione alla formattazione del testo, poiché una formattazione non conforme può causare il rifiuto del modello. Nelle specifiche tecniche si ricorda che tutti i caratteri alfabetici devono essere in maiuscolo.
Non è obbligatorio che il contribuente presenti direttamente la dichiarazione annuale dell’IVA 2024; può essere presentata direttamente dal titolare della partita IVA, da un intermediario, da soggetti incaricati per le Amministrazioni dello Stato o attraverso società appartenenti al gruppo. La dichiarazione si considera presentata al termine della ricezione telematica, confermata da una comunicazione che attesta l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata anch’essa per via telematica.
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