Nei regali di Natale 2023 alimentari e giocattoli in testa. Aumentano gli acquisti sopra i 300 Euro e Internet è la scelta per gli acquisti
Quest’anno 43 milioni di italiani spenderanno 8 miliardi di Euro per i regali di Natale, un volume in crescita rispetto ai 7,1 miliardi del 2022, anno dell’aumento dei costi dell’energia. Qui di seguito vi illustriamo i principali risultati di un’indagine sui consumi di Natale realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.
Per la prima volta dal 2019 è aumentata (anche rispetto al 2022) la quota di chi farà i regali di Natale (73,2% vs 72,7% dell’anno scorso), un rito per il quale i prodotti enogastronomici (72,7%) si confermano in cima alla lista delle preferenze per i doni natalizi seguiti da giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%).
Tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%). Le carte regalo e gli abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online, seguiti da libri ed ebook (65,2%) e film, dvd e musica digitale (38,7%).
Internet, con il 68,5%, rimane il canale più gettonato di acquisto e in crescita del 4% rispetto all’anno scorso, ma aumentano anche gli acquisti presso i negozi di vicinato, passati dal 45% al 48,3% e presso le catene GDO; stabili gli acquisti presso outlet e spacci e quelli nei punti vendita del commercio equo solidale.
Per quanto riguarda il budget di spesa stanziato per gli acquisti aumenta la quota di chi è intenzionato a spendere oltre 300 Euro (dal 2,8% all’8,3%), mentre diminuiscono gli acquisti al di sotto di tale soglia. In ogni caso, per i regali di quest’anno, si spenderà mediamente 186 Euro pro capite (157 Euro nel 2022).
Nella Black week, la settimana del Black Friday e del Cyber Monday, invece, gli italiani hanno speso 4,31 miliardi di euro, il 6,9% in più dello scorso anno.
Sulla base delle ricerche di mercato, Confcommercio considera coinvolto il 40% dei 48 milioni di italiani adulti: pertanto 19,2 milioni di italiani avrebbero acquistato spendendo a testa tra 220 e 230 euro. La metà degli acquisti sarebbero anticipazioni di spese natalizie (soprattutto regali in senso proprio).
Cresce il volume delle tredicesime nel 2023 grazie all’aumento degli occupati (+439mila sul 2022 e +420mila sul 2019 nei primi 10 mesi), ai nuovi pensionati che entrano con migliori storie contributive, e al taglio del cuneo rispetto al passato (3 miliardi di euro correnti almeno).
Il volume delle tredicesime nette di dipendenti e pensionati è salito a 50,1 miliardi dai 47,4 miliardi del 2022. Confcommercio si aspetta “un buon mese di dicembre per gli acquisti e i consumi delle famiglie” poiché la spesa totale dei primi 9 mesi è superiore dello 0,6% rispetto al 2019).
A contribuire anche il rallentamento dell’inflazione e la fine dell’effetto dei maggiori oneri in bolletta. I consumi medi da tredicesima, al netto delle tasse, si attesteranno a 1.882 euro per famiglia (a prezzi costanti), in aumento rispetto ai 1.598 euro del 2022, ma ancora sotto ai livelli del 2019 (1.936 euro).
Della tredicesima solo una piccola parte sarà destinata ai regali (18,5%), mentre il grosso se ne andrà per pagare tasse e bollette (24,9%) e per le spese per la casa (23,7%).
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