Nel mercato finanziario, anche italiano, esiste una differenza sostanziale tra azioni e obbligazioni, dette anche bond. Conosciamo meglio questo strumento a basso rischio
I bond, o obbligazioni, sono uno strumento finanziario che rappresenta un prestito da parte dell’investitore all’emittente. L’emittente, che può essere un’azienda, un governo o un’organizzazione, si impegna a rimborsare l’importo del prestito, più gli interessi, alla scadenza del titolo.
Sono uno strumento di investimento popolare perché offrono una certa stabilità e prevedibilità dei rendimenti. Sono infatti meno rischiosi delle azioni, che rappresentano invece una partecipazione al capitale di rischio di un’azienda.
Conosciamo meglio questo strumento finanziario, soprattutto in luce della sua differenza con altri titoli.
La divisione tra azioni e obbligazioni (gli americani direbbero fra equity e debt) è una delle ripartizioni fondamentali della finanza, anche se negli ultimi anni la nascita di una serie di “strumenti ibridi” ha creato un po’ di confusione sulla linea di confine.
La distinzione fra capitale di rischio e debito rimane però, ad oggi, fondamentale per capire che genere di investimento un risparmiatore sta facendo. Quando si compra un’azione di una società si diventa soci (azionisti appunto) dell’azienda e quindi si partecipa al capitale di rischio e di conseguenza ci si sottopone a una maggiore incertezza, in cambio di rendimenti probabilmente più elevati.
Chi invece acquista un’obbligazione compra parte del debito di una società (o di uno Stato) rappresentato da un titolo, e ne diventa soltanto creditore. In teoria dunque, a meno di un default (cioè di un fallimento) della società o dello Stato in questione, il creditore deve riavere a una scadenza prefissata il capitale sottoscritto più gli interessi previsti dal contratto. Nel Codice Civile italiano le obbligazioni sono descritte dagli articoli 2410 e seguenti.
Il bond è quindi un titolo di credito. Viene emesso da uno stato, un governo, una organizzazione internazionale o una società privata per reperire liquidità tra gli investitori.
Chi emette il bond si impegna a:
La qualità del titolo obbligazionario si misura attraverso il rating che è un indicatore del grado di solvibilità attribuito all’emittente da parte di agenzie specializzate. Un rating alto si traduce in un giudizio positivo, sulla buona capacità della società emittente di assolvere gli impegni assunti.
I bond sono quindi un titolo di credito che rappresenta un prestito da parte dell’investitore all’emittente. L’emittente può essere un’azienda, un governo o un’organizzazione.
Il prestito viene rimborsato alla scadenza del titolo, più gli interessi. Gli interessi vengono pagati periodicamente, ad esempio annualmente o semestralmente.
Il prezzo di un bond è determinato da diversi fattori, tra cui:
Un’obbligazione dipende poi in maniera sostanziale dalla propria qualità che è giudicata da apposite agenzie di rating che ne controllano la rischiosità. Le principali agenzie di rating del mondo sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.
Con giudizi che variano dalla lusinghiera AAA alla D misurano il grado di rischio cui l’investitore si sottopone. Come nel caso delle azioni il rischio è direttamente proporzionale al rendimento per cui un bond più rischioso (per esempio il titolo del debito di un paese emergente) deve versare cedole più ricche se vuole attirare gli investitori.
Esistono diversi tipi di bond, che si differenziano per caratteristiche e finalità.
I principali tipi di bond sono:
Ogni bond ha comunque delle caratteristiche fondamentali:
Il mercato italiano dei bond è uno dei più importanti in Europa. Il principale mercato di riferimento è la Borsa Italiana, dove vengono scambiate obbligazioni italiane e internazionali.
Il mercato italiano dei bond è caratterizzato da una forte presenza di obbligazioni governative. Queste obbligazioni sono considerate le più sicure e offrono rendimenti relativamente bassi.
Negli ultimi anni, il mercato italiano dei bond ha visto una crescente domanda da parte degli investitori istituzionali, come banche e fondi pensione. Questa domanda è stata alimentata dalla ricerca di asset con una certa stabilità e prevedibilità dei rendimenti.
I bond e le azioni sono due strumenti finanziari che offrono rendimenti diversi e presentano diversi rischi.
Le azioni rappresentano una partecipazione al capitale di rischio di un’azienda. Se l’azienda va bene, le azioni possono crescere di valore e l’investitore può ottenere un rendimento elevato. Tuttavia, se l’azienda va male, le azioni possono perdere valore e l’investitore può perdere parte del proprio capitale.
I bond invece rappresentano un prestito da parte dell’investitore all’emittente. L’investitore ha diritto a ricevere gli interessi e il rimborso del capitale alla scadenza del titolo. I bond offrono un rendimento più stabile rispetto alle azioni, ma anche un rischio inferiore.
I bond sono uno strumento di investimento popolare che offre una certa stabilità e prevedibilità dei rendimenti. Sono meno rischiosi delle azioni, ma offrono anche rendimenti più bassi.
I bond dunque possono essere un’ottima opzione per gli investitori che cercano un investimento sicuro e a medio-lungo termine.
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