Lavoro, è boom di assunzioni a dicembre: numerose attività cercano personale da integrare al loro team durante questi mesi di grande carico. I numeri sono più alti dello scorso anno.
Dicembre è uno dei mesi dell’anno fondamentali per moltissime attività. L’arrivo delle festività natalizie, ma anche del Capodanno e dell’Epifania, porta in dote un aumento dei consumi. In sostanza, per diverse aziende, fare bene nel periodo invernale significa poter guardare al futuro con grande ottimismo. Nella pratica, molte realtà, visto l’aumento dei carichi di lavoro, si trovano nella condizione di dover ampliare la loro squadra, assumendo. Non è un caso, quindi, che si stia assistendo ad un vero e proprio boom di assunzioni. Non soltanto nel mese di dicembre, ma, in prospettiva, in tutta la fascia invernale.
Proviamo a entrare nel dettaglio e capire la portata reale di questo fenomeno. Per farlo, è necessario guardare ai numeri. Sono 352mila le assunzioni, a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 30 giorni, programmate dalle imprese per il mese di dicembre e salgono a quasi 1,3 milioni quelle previste per l’intero trimestre dicembre-febbraio. Rispetto a un anno fa si registra un incremento del +7,0% (+23mila assunzioni) nel mese e del +6,9% (+84mila assunzioni) nel trimestre. I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con oltre 188mila unità, pari al 53,5% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (84mila unità, 23,8%). Questi sono i dati raccolti dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal.
A tenere alta la domanda di lavoro sono le imprese del turismo e del commercio che programmano rispettivamente 70mila e 56mila entrate nel mese, con l’approssimarsi delle festività natalizie (+6,7% e +13,1% rispetto allo stesso periodo del 2022). L’industria ricerca a dicembre circa 93mila lavoratori, mentre i servizi ne ricercano 259mila. A livello territoriale, le maggiori opportunità lavorative sono offerte dalle imprese del Nord ovest, che programmano107mila entrate nel mese e 416mila nel trimestre, seguite dalle imprese del Sud e isole con 88mila posizioni lavorative ricercate nel mese e 308mila nel trimestre, da quelle del Nord est con85mila assunzioni nel mese e 301mila nel trimestre e del Centro con rispettivamente 72mila e 267mila entrate.
Comprenso il quadro, proviamo ora a capire quali siano le professioni più ricercate in questo momento dell’anno. Tra le professioni di più difficile reperimento il Borsino Excelsior segnala gli specialisti nelle scienze della vita (che includono farmacisti e altri specialisti della filiera farmaceutica e del biomedicale, biologi, veterinari, agronomi e sono di difficile reperimento nell’89,1% dei casi), i tecnici dei processi produttivi di beni e servizi (61,9%), i tecnici della salute (61,4%), gli operai addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (72% per entrambi), i fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica (69,3%) e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (68,8%).
In generale, il quadro evidenzia come il mercato del lavoro debba fare i conti con un’importante differenza tra domanda e offerta. A dicembre, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 171mila assunzioni delle 352mila programmate, soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,5%).
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