I lavori più richiesti nel 2023 in Italia: dalle professioni più tradizionali ai nuovi lavori nel digitale
Quali sono i lavori più richiesti in Italia? Nel nostro Paese moltissime aziende stanno cercando molte figure professionali da inserire nel proprio organico, ma in molti casi non riescono a trovarle.
Ecco allora quali sono i lavori particolarmente richiesti – e non solo per i giovani – che nessuno è in grado oppure che vuole fare.
Sono diversi i settori in Italia in cui c’è più domanda: dalla digital transformation all’informatica, passando per data protection, machine learning, ristorazione ed edilizia.
L’Osservatorio DataLab di Assolavoro ha svelato i profili più richiesti e le figure sono state divise in tre macrocategorie: professioni ad alta qualifica, professioni a media qualifica, tecniche e dei servizi, operai specializzati e conduttori di impianti e macchine.
Ecco qui di seguito l’elenco dei profili professionali ad alta qualifica più richiesti in Italia:
Data Analyst / Data Scientist / Cyber Security Analyst
Java / C++ Developer
Sviluppatore Python
Machine Learning / AI Expert
Digital Project Manager
Project Engineer Energetico
Architetto / Ingegnere Edile
Legal Consultant / Esperti Contabili / Commercialisti
Social Media Manager & Content Creator
Export Manager
Qui invece l’elenco dei profili a media qualifica più richiesti in Italia:
Tecnico Elettromeccanico – Meccatronico
Progettista Impianti Elettrici
Responsabile Controllo Qualità
Geometri di cantiere
Tecnici e Agenti Commerciali / Agenti Immobiliari
E-commerce Specialist
Assistenza Clienti e Customer Service
Call / Contact Center e Receptionist
Contabili e addetti tesoreria
Addetti ufficio gare
Elettricisti / Industriali e Civili
Operatori Macchine Utensili Cnc / Fresatori e Tornitori
Saldatori a filo / Addetti ai robot di saldatura
Operatori Taglio Laser
Operai Manutentori Termoidraulici
Montatori Meccanici
Capocantieri/ Operai Edili Specializzati / Montatori Ponteggi
Operai addetti al confezionamento
Responsabili magazzino
Carrellisti con patentino
Infine i lavori più richiesti tra operai specializzati e conduttori di impianti e macchine:
Elettricisti / Industriali e Civili
Operatori Macchine Utensili Cnc / Fresatori e Tornitori
Saldatori a filo / Addetti ai robot di saldatura
Operatori Taglio Laser
Operai Manutentori Termoidraulici
Montatori Meccanici
Capocantieri/ Operai Edili Specializzati / Montatori Ponteggi
Operai addetti al confezionamento
Responsabili magazzino
Carrellisti con patentino
A queste appena elencate si aggiungono altre figure molto richieste dal mercato del lavoro, come i macchinisti (operai specializzati che coordinano e regolano i processi produttivi), segretarie e assistenti di direzione che, ancora oggi, sono tra le figure professionali ricercate ci sono le segretarie, gli assistenti di direzione, gli assistenti amministrativi e il personale di back office, tecnici specializzati (coloro che operano per il corretto funzionamento delle attrezzature tecniche), addetti alle vendite (profilo lavorativo che non va mai in crisi), professionisti contabili e della finanza, professionisti IT (uno degli effetti della digitalizzazione è la crescita della domanda nel settore IT, richiesti sono soprattutto i programmatori delle start–up e chi si occupa di sviluppare applicazioni per il mobile), sales manager (il problema è che nella maggior parte dei casi viene richiesta la Partita IVA, poiché non è prevista la firma di un contratto da dipendente con l’azienda), medici e personale alberghiero/addetti alla ristorazione.
La questione cambia per quanto riguarda i lavori più richiesti per i giovani, infatti, nel corso del prossimo quinquennio sembrano aprirsi prospettive rosee per questa categoria.
Stando ai dati forniti da Anpal / Unioncamere, nel periodo tra il 2021 e il 2025, il mercato del lavoro del nostro Paese potrebbe aver bisogno di più di un milione di giovani laureati e quasi 1,5 milioni di diplomati, ossia circa due terzi del fabbisogno occupazionale del quinquennio.
Il settore che vedrà aumentare maggiormente le offerte di lavoro sarà quello medico-sanitario, dove si stima un’offerta di 11-13mila laureati all’anno e nei vari ambiti Steam, nell’indirizzo scientifico-matematico-fisico.
La carenza di richieste di lavoro da parte dei giovani, oltre alla possibile mancanza di competenze, sembra essere frenata anche da un altro deterrente, ossia il dover accettare un lavoro in cambio di un compenso troppo basso se paragonato con la media dei paesi esteri.
In Germania infatti, come riporta il Sole 24 Ore, i laureati percepiscono uno stipendio quasi doppio rispetto all’Italia, mentre in Svizzera è addirittura 2,5 volte in più. La vicina Francia invece offre stipendi superiori del 25%, mentre Oltremanica, il Regno Unito del 16%.
Esistono altrettanti settori nei quali si stenta ad assumere non per la mancanza di offerte di lavoro, ma perché non ci sono richieste.
Ambiti che bisognerebbe tenere ben in considerazione quando si sceglie in quale facoltà universitaria iscriversi, così da non rischiare di impiegare diversi anni prima di trovare un lavoro stabile che rispecchi il proprio percorso di studi.
Ad esempio, il settore informatico: tra i mestieri introvabili prevale il progettista di sistemi informatici, seguito dal consulente di software, dall’analista programmatore, dal programmatore informatico e dallo sviluppatore di software.
Anche il settore dei progettisti è in carenza, prevalentemente meccanici e navali: da quelli che si occupano di impianti industriali a quelli impegnati nel settore dei servizi (in particolare i laureati in economia bancaria, finanziaria e assicurativa).
Irreperibile anche il profilo di revisore contabile (si cercano soprattutto laureati in scienze economico-aziendali, marketing e amministrazione). Difficili da trovare sono anche i laureati in ingegneria, nonostante le elevatissime opportunità di assunzione.
Un’altra enorme mancanza di forza lavoro si registra anche nel settore turistico e della ristorazione, uno dei più colpiti dopo il ritorno alla normalità dalla pandemia di Covid 19.
Secondo un report dell’Ente bilaterale nazionale per il turismo basato su dati Inps, dal 2019 al 2020 è stato registrato un calo del 26,7% del numero di occupati. In modo particolare hanno perso il lavoro soprattutto coloro che avevano contratti a tempo determinato o stagionali.
All’interno di questo scenario la Federazione italiana pubblici esercizi-Confcommercio stimava una carenza di circa 150mila lavoratori nella ristorazione alla fine di maggio, di cui 120mila professionisti a tempo indeterminato e 20mila lavoratori a tempo determinato, al momento beneficiari di strumenti di sostegno al reddito.
In vista dell’estate, e con la ripartenza della macchina dell’ospitalità, anche il settore turistico e della ristorazione potrebbe dunque diventare un punto di partenza per molti giovani che hanno intenzione di iniziare a lavorare, o per gli adulti che hanno già maturato dell’esperienza in questo settore.
Anche Linkedin, il social network professionale più conosciuto e consultato da tutti coloro che sono in cerca di lavoro, ha presentato una lista delle figure più ricercate dalle aziende. Le 15 professioni più richieste in Italia tra aprile e ottobre 2020 secondo il report Jobs on the Rise sono state:
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