Conto+corrente%2C+la+guida+passo+passo+per+aprirne+uno
informagiovanirietiit
/2023/11/28/conto-corrente-la-guida-passo-passo-per-aprirne-uno/amp/
Economia

Conto corrente, la guida passo passo per aprirne uno

Published by
Matteo Runchi

Come aprire un conto corrente, tra online e tradizionale

Aprire un conto corrente può essere complicato. La quantità di opzioni disponibili, tra tradizionale e online può disorientare il cliente. Esistono inoltre un gran numero di adempimenti da eseguire e di prerequisiti perché una banca possa accettare di far aprire un conto a un utente. Ecco una guida per orientarsi tra le scelte e gli obblighi e capire quale sia il conto più adatto alle proprie esigenze.

Prima di aprire un conto: quali documenti servono e quali sono i prerequisiti

Aprire un conto corrente è relativamente semplice, specialmente rispetto al passato. Ogni banca ha ormai messo a disposizione del cliente servizi online che permettono di ottenere un conto corrente senza quasi recarsi in filiale. Non tutto è così lineare, specialmente se ci si trova in situazioni particolari. Esistono infatti dei requisiti minimi che bisogna avere per poter aprire un conto corrente. In altri casi invece, la banca può rifiutarsi di concedere questo servizio alla persona che lo richiede.

Per prima cosa è necessario essere maggiorenni. Un minore non può aprire un conto corrente, nemmeno sotto la tutela dei genitori. Esistono però metodi alternativi che possono fungere da conto in banca per un minorenne che ne avesse bisogno. Se fosse necessario depositare una cifra di denaro a suo nome, si può aprire un libretto postale. Se invece la necessità di aprire un conto è legata a quella di eseguire pagamenti, digitali o con una carta, si possono scegliere le prepagate. Molte di queste hanno legato ad esse un codice IBAN, esattamente come un conto corrente.

Un altro prerequisiti si lega invece all’affidabilità del richiedente. La banca offre un servizio al proprio utente con un conto corrente. Questo servizio però comporta a volte vincoli e spese che lo stesso cliente deve dimostrare di essere in grado di pagare. Se la banca non ritiene che la situazione del richiedente sia solida, può rifiutarsi di concedere l’apertura di un conto. Un caso molto indicativo di questa circostanza è quello in cui il cliente è segnalato come cattivo pagatore. Una condizione che si ottiene se non si riesce a pagare i propri debiti. In questi casi un istituto di credito può rifiutare un conto corrente al cliente che lo richiede.

Unsplash @Carlos Muza | informagiovanirieti.it

Una volta assicurati questi requisiti, prima di aprire un conto corrente bisogna preparare diversi documenti. Il primo è la carta di identità, fondamentale se si vuole compiere questa operazione. Questo vale sia per i clienti che vogliano recarsi in filiale che per coloro che scelgono invece la procedura telematica. In questo secondo caso spesso viene richiesto anche un altro tipo di autenticazione, che potrebbe essere tramite videochiamata. La banca in questo modo vuole assicurarsi che dietro al conto corrente ci sia una persona reale e non un prestanome.

L’altro documento fondamentale è il codice fiscale. Non basta spesso ricordarsi il proprio a memoria, ma è necessario presentare il documento su cui è scritto, come la tessera nazionale dei servizi o la tessera sanitaria. In caso si scelga di andare in filiale per aprire il proprio conto corrente, è meglio munirsi anche di una fotocopia del documento da fornire allo sportello. Se invece si procede online sarà sufficiente una scansione o una fotografia.

Infine, come accennato in precedenza, spesso le banche vogliono assicurarsi che i propri clienti siano in grado di adempiere agli obblighi che un conto corrente richiede. Per questa ragione è possibile che al momento dell’apertura sia richiesta una copia della busta paga o di un contratto di lavoro in essere. Questo però non può essere un requisito minimo. È diritto della banca chiedere un documento simile, ma è anche diritto del cliente rifiutare di presentarlo. In questo caso l’istituto di credito non può utilizzare la mancanza di questa documentazione per rifiutare un conto in banca.

Come scegliere il conto giusto, tra costi e vantaggi

Una volta preparata tutta la documentazione necessaria, bisogna scegliere il proprio conto corrente. Per fare la scelta giusta, ci si deve orientare tra numerose offerte disponibili. Il primo passo è quello di capire quali siano le proprie necessità. Valutare ad esempio se sia necessaria una carta di credito collegata al conto, o possa bastare quella di debito per le proprie spese. Una volta capita la propria situazione, si deve passare a paragonare le offerte.

Scegliendo le opzioni più vantaggiose a seconda di ogni singolo caso, si può andare a confrontare ogni conto corrente delle banche che offrono le migliori soluzioni. La prima cosa da guardare è il costo. Ogni conto ha delle spese ad esso legate, che si dividono in due tipi. Quelle fisse, che ogni anno rimangono uguali. E quelle variabili, che si riferiscono alle operazioni come prelievi o bonifici. Molti conti, in particolari quelli fatti per attrarre nuovi clienti come quelli dedicati ai giovani, possono anche avere spese nulle.

Un’altra possibilità che si è materializzata con l’aumento dei tassi è quella di avere un piccolissimo rendimento sui soldi depositati nel proprio conto. Alcune banche, dato l’alto prezzo del denaro, potrebbero offrire una piccola percentuale annua sui depositi. Una circostanza che fino a pochi anni fa, con i tassi a zero, non era possibile. Una volta scelto il proprio conto però non bisogna abbassare l’attenzione. La banca potrebbe infatti decidere dei cambiamenti contrattuali. In questo caso ha l’obbligo di informare il cliente, ma sta al singolo utente valutare con attenzione se questi cambiamenti gli convengano o siano al contrario sconvenienti.

Di solito, una volta completate tutte le operazioni, si avrà a disposizione il proprio conto in pochi giorni. La banca fornirà al cliente il codice IBAN e quelli di accesso ai portali di Home Banking. Infine l’utente potrà richiedere le carte di debito o credito legate al conto stesso.

Unsplash @Edoardo Soares | informagiovanirieti.it

Aprire un conto corrente è oggi molto più semplice che in passato, se si sa cosa si cerca. La parte complicata è orientarsi nelle offerte disponibili. La valutazione non finisce con l’apertura del conto, ma continua in caso di cambiamenti contrattuali. Internet ha comunque reso molto più snelle le procedure e permette oggi di aprire un conto senza quasi mai recarsi in filiale.

Matteo Runchi

Recent Posts

Vendite online: si rischia di ricevere multe?

Scopri come le vendite online su piattaforme come Vinted e Wallapop può comportare l'obbligo di…

2 mesi ago

Isee universitario, cos’è e quando presentarlo per ricevere benefici

In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere a proposito dell’Isee universitario e…

2 mesi ago

Cosa sono i prestiti d’onore per studenti universitari e come si richiedono

Sei uno studente universitario e vorresti riuscire a ottenere un prestito d’onore? Ecco tutto ciò…

2 mesi ago

PEC, come attivarla gratis

Volete attivare la vostra PEC ma non sapete come fare? Ecco tutto ciò che c’è…

2 mesi ago

Lavori che abbattono i pregiudizi e affermano la parità di genere

Sempre più settori professionali sono aperti a entrambi i generi e gli effetti di questa…

2 mesi ago

5 profili dedicati a economia e finanza da seguire subito sui social

Volete iniziare a informarvi un po’ di più sull’economia e sulla finanza? Ecco alcuni influencer…

2 mesi ago